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Inquinamento dell’aria e rischi per la salute

Nonostante negli ultimi anni gli sforzi finalizzati alla sensibilizzazione sul tema dell’inquinamento siano stati molti, sia a livello nazionale che internazionale, i livelli di guardia vengono puntualmente raggiunti o superati in molte città italiane e nel mondo. Come dimostrano i dati diffusi da molti istituti di ricerca del settore, nel nostro Paese la zona più critica è certamente la Pianura Padana, fortemente industrializzata e chiusa su molti lati da catene montuose che ostacolano il ricircolo dell’aria. Si tratta inoltre della parte più densamente popolata e purtroppo rimane ancora valida la legge per cui maggiore è il numero di abitanti, maggiore è l’inquinamento prodotto.

Sebbene sempre più comuni abbiano istituito la raccolta dei rifiuti differenziata, riducendo in maniera significativa l’impatto sull’ambiente, restano ancora molti i fattori inquinanti. Oltre alle automobili, la maggior produzione di inquinamento deriva dai consumi domestici. I dati dimostrano infatti che negli ultimi vent’anni le emissioni di polveri sottili derivanti dall’utilizzo di mezzi motorizzati sono calate circa del 60%. Un ottimo risultato, ovviamente, tuttavia l’aria soprattutto nelle città resta inquinata e molto, a causa delle emissioni prodotte dalle abitazioni. L’inquinamento derivante dal consumo residenziale continua a crescere per diverse ragioni. Secondo gli esperti, diversamente da quanto si potrebbe pensare, legna e pellet sempre più utilizzati per il riscaldamento producono molte più polveri sottili rispetto ai combustibili liquidi quali gasolio, GPL e metano. A questo si aggiunge una scarsa attenzione agli sprechi, pochissime case sono ad esempio provviste di certificazione energetica in Lombardia, oppure spesso a causa di spifferi, dispersioni e perdite si consuma più di quanto sarebbe necessario. Ci sono inoltre le cattive abitudini dure a morire: in inverno non è sano stare in casa in maniche corte, tenendo il riscaldamento molto al di sopra dei 20 gradi centigradi. Molto meglio mettere una maglia in più, abbassare la temperatura del termostato e guadagnare soldi e salute. .

I rischi per la salute

Come certificato ormai da tutti gli enti come l’ARPA, l’inquinamento rappresenta un rischio accertato per la salute umana. Le patologie derivanti possono essere acute, oppure croniche a danno principalmente dell’apparato respiratorio e quindi naso, faringe, laringe, trachea, bronchi e polmoni, ma anche dell’apparato circolatorio e in particolare del cuore. Sono moltissime le sostanze inquinanti e talvolta cancerogene che incidono negativamente sulla salute: ossidi di azoto, di zolfo, ozono, polveri, benzene, idrocarburi, monossido di carbonio, alcuni metalli.

Oltre ai tumori, si possono sviluppare molte malattie e alterazioni biologiche derivanti dal contatto prolungato con sostanze nocive. Per questa ragione la tutela dell’ambiente non è solo un ideale in cui credere, ma è una necessità reale e concreta da difendere quotidianamente con piccoli gesti. Nonostante gli sforzi volti a sensibilizzare sul tema dell’inquinamento e della salute, troppe persone ancora oggi ignorano l’importanza di alcuni comportamenti basilari, come evitare di prendere l’auto quando non necessario, condividere viaggi per consumare meno, abbassare il riscaldamento, controllare perdite e spifferi, non sprecare inutilmente acqua e luce, insieme a tanti altri piccoli gesti che fatti quotidianamente possono davvero contribuire al miglioramento.

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