di Fabio Reposi, direttore della Farmacia Comunale Aranova
Qualche anno dopo, studi scientifici relativi al suo uso terapeutico, evidenziano risultati eccellenti in malati con varicocele o che presentano congestione ed ipertrofia della prostata come pure nel trattamento della dismenorrea. Le parti utilizzate di questa pianta a fini terapeutici sono i semi, da cui si ricavano estratti e in particolare la tintura madre (TM), oppure le gemme fresche da cui si ottengono i gemmoderivati (MG).
L'ippocastano presenta numerose proprietà farmacologiche, in particolare è stato dimostrato che svolge un'azione di "drenaggio" nei confronti dei vasi sanguigni venosi, aumentandone il loro tono generale, in particolar modo nei confronti dei capillari e delle vene, rilevandosi un ottimo rimedio contro i disturbi causati da insufficienza venosa periferica, varici, sindrome post flebitica,emorroidi, cellulite e fragilità capillare. Tutto ciò è possibile grazie alla presenza nell'estratto dell'escina, una miscela di saponine triterpeniche , in grado di svolgere numerose azioni a livello dei vasi sanguigni fra cui ricordiamo:
- aumento del tono venoso con conseguente miglioramento del ritorno venoso
- aumento della resistenza capillare
- riduzione della permeabilità capillare con conseguente inibizione della filtrazione trans capillare di acqua, elettroliti e proteine a basso peso molecolare
- rimozione dei liquidi interstiziali accumulatesi (azione antiedemigena)
Da uno studio condotto su 80 pazienti affetti da emorroidi è emerso che l'assunzione dell'estratto di semi di ippocastano tre volte al giorno per un periodo di due mesi è in grado di diminuire il sanguinamento ed il gonfiore provocato da questo disturbo. In generale, grazie all'insieme delle attività esercitate dalla escina contenuta nell'ippocastano nei confronti dei capillari e delle vene, l'utilizzo della pianta costituisce un valido aiuto per il trattamento di tutti quei disturbi caratterizzati da insufficienza venosa e dai sintomi ad esso associati, quale gonfiore, pesantezza, dolore e prurito.
L'ippocastano viene sfruttato anche dalla medicina omeopatica dove lo si può trovare sottoforma di gocce orali (tintura madre) granuli, e macerato glicerinato. In quest'ambito la pianta trova impiego come rimedio in caso di emorroidi, dolore della zona sacro-iliaca, lombalgie, vene varicose e ulcere venose. La dose di rimedio omeopatico da assumersi può variare fra un individuo e l'altro anche in funzione della tipologia di disturbo che si deve trattare e della tipologia di preparazione e di diluizione omeopatica che si vuole impiegare.