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Cure naturali nelle patologie allergiche

Come curare l’orticaria, l’oculorinite allergica e l’asma bronchiale


di Fabio Reposi, direttore Farmacia Comunale Aranova

Numerose sindromi allergiche e fenomeni di ipersensibilità, trovano remissione con l’assunzione di rimedi naturali come ad esempio i macerati glicerinati, estratti ottenuti dalla macerazione in alcol e glicerina di piante fresche con azione cortisone simile, ma prive degli effetti allergenici che frequentemente caratterizzano i vaccini ed farmaci di sintesi.
 
Per quanto si attiene alle possibilità di utilizzo di questi rimedi, è bene ricordare che sono indicati nelle patologie allergiche quali l’orticaria, l’oculorinite allergica e l’asma bronchiale. Per quanto riguarda quest’ultima dobbiamo escludere dal nostro intervento le gravi crisi di dispnea e lo stato di male asmatico, condizioni per le quali sono più indicati i presidi farmacologici tradizionali (broncodilatatori, cortisonici).

ORTICARIA L’orticaria è un fenomeno di anafilassi limitato al derma superficiale. Le lesioni tipiche (ponfi) sono transitorie e consistono in elementi eritematosi e rilevati con un’aria centrale pallida. Specialmente nei bambini l’orticaria può associarsi alla faringite streptococcica, alla mononucleosi infettiva, all’epatite virale e in genere ad altre virosi. Nelle sue forme tipiche tuttavia essa si configura come una risposta ad allergeni o a stimoli fisici. Tra i farmaci più frequentemente responsabili di reazioni orticarioidi sono alcuni antibiotici, i sulfamidici, salicilati, mezzi di contrasto radiologici, molti conservanti, i vaccini iposensibilizzanti. Tra gli alimenti quelli più spesso chiamati in causa sono i crostacei, le uova, il latte e certi semi oleosi come noci e mandorle. Il macerato glicerinato di ribes nero, che attraverso uno stimolo cortico surrenalico induce una secrezione cortisonica endogena, è il rimedio naturale di prima scelta nella terapia dell’orticaria (50 gocce da 2 a 4 volte al giorno). Sulle lesioni cutanee si può applicare una pomata di calendula al 4% oppure in tintura madre 25 gocce in mezzo bicchiere d’acqua per impacchi locali. Della calendula si utilizza in questo caso l’azione antiflogistica e antipruriginosa.
 
OCULORINITE ALLERGICA L’oculorinite allergica rinite è una sindrome spesso ad andamento stagionale, si manifesta con un quadro clinico che può comprendere variamente associati gli starnuti, rinorrea, ostruzione nasale, prurito congiuntivale e faringeo, lacrimazione. Essendo espressione di un terreno atopico la sua eradicazione è legata alla bonifica del “terreno” del paziente e passa dunque attraverso terapie di fondo, auspicabilmente omeopatiche. L’intervento allergologico tradizionale prevede l’allestimento di vaccini ipo sensibilizzanti da effettuare regolarmente per lunghi periodi (da due a cinque anni mediamente), di efficacia parziale (soprattutto nei casi di allergeni plurimi) e non privi a loro volta di potenzialità allergeniche. Nelle forme a prevalente interessamento congiuntivale, Euphrasia officinalis tintura madre 20 gocce 2-3 volte al dì per bocca, è efficacemente complementata dallo stesso rimedio in gocce oculari. In tutte le varianti cliniche inoltre è consigliabile sempre l’uso di ribes nigrum macerato glicerinato 50 gocce 2-3 volte al dì.

ASMA BRONCHIALE L’asma bronchiale è una malattia caratterizzata da attacchi acuti di dispnea indotti da agenti diversi o da sforzo muscolare accompagnati da segni clinici di ostruzione bronchiale, totalmente o parzialmente reversibili tra un attacco e l’altro. Nella prevenzione delle crisi si può utilizzare un protocollo costituito sempre da ribes nigrum 50 gocce al risveglio e Viburnum Lantana macerato glicerinato 50 gocce la sera. Resta inteso che la posologia può variare a seconda della fase clinica dell’affezione, fino a raddoppiarsi o anche triplicarsi. Il macerato glicerinato ricavato dalle gemme fresche di Viburnum Lantana ha un’azione specifica sull’apparato respiratorio, a livello del quale determina un’azione broncodilatativa. Alcuni estratti idroalcolici ottenuti da piante fresche (tinture madri) possono essere usate per la loro azione sintomatica. Dai giovani rami dell’efedra si ricava una tintura madre ad azione simpatico mimetica, antistaminica, broncodilatatrice, eccitatoria sui centri respiratori bulbari. Queste proprietà sono dovute in massima parte all’alcaloide efedrina la cui struttura chimica è assai simile a quella dell’adrenalina. Per questo motivo è controindicata nei pazienti ipertesi e in quelli ansiosi. In ogni caso è preferibile adoperarla per brevi periodi. Di grande interesse è anche la tintura madre ricavata dalle radici di liquirizia la cui azione antiflogistica, antiedemigena e antispastica mostra una particolare aderenza alla fisiopatologia della malattia: infatti gli accessi asmatici sono caratterizzati da infiammazione della mucosa bronchiale con relativo edema e spasmo della muscolatura liscia delle vie aeree di grosso e di piccolo calibro. Si prescrive tintura madre di liquirizia, 30 gocce tre volte al giorno, ma anche questo fitoterapico deve essere maneggiato con cura potendo provocare in dosi alte e per periodi prolungati ipertensione arteriosa, amenorrea, perdita della libido. Va comunque detto che ciò non si verifica alle abituali dosi terapeutiche e soprattutto che tutti i sintomi sopraccitati sono reversibili con la sospensione della terapia.
 
 

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