Chi è il perito agrario? Qual è il suo mestiere? Come sarà il futuro dei nostri diplomati?
All’Istituto Tecnico Agrario di Viale Maria si è svolta un’iniziativa di orientamento dal taglio assai particolare, nella quale la passione e la speranza sono state protagoniste.
Il Presidente del Consiglio Nazionale dei Periti Agrari, Dott. Mario Braga, ha incontrato gli studenti delle classi del triennio in un momento di riflessione che si è svolto in un clima di grande attenzione e ascolto da parte dei giovani intervenuti e nel quale hanno preso la parola anche la Dirigente Scolastica Prof.ssa Daniela Gargiulo e il Dott. Claudio Destro, Amministratore Delegato dell’Azienda Maccarese dinanzi a diversi docenti e tecnici.
Il Dott. Braga ha sottolineato come l’Istituto Tecnico Agrario sia un corso di studi importante perché ha le sue radici nella cultura della terra. La nostra stessa storia, come Paese che ha dato i natali a innumerevoli geni e personalità che hanno plasmato l’intera cultura mondiale, deve la sua ricchezza proprio alla nostra terra, ricca e fertile da millenni.
Un perito è un tecnico che oggi più che mai svolge una funzione importante perché può indirizzare lo sviluppo attraverso un atteggiamento e una formazione sempre fondate sul rispetto verso la natura e le risorse della nostra terra.
Anche il Dott. Claudio Destro ha sottolineato come l’Istituto di Viale Maria sia nato nel 1998, nella sede del precedente istituto per geometri, proprio su ispirazione sua e della Maccarese S.P.A. e ha incoraggiato gli studenti ad un impegno serio nella formazione, esprimendo l’apertura dell’azienda verso il loro inserimento in successivi percorsi di formazione e anche lavoro, come già si sta realizzando negli ultimi anni.
“Soprattutto – ha sottolineato il Dott. Destro rivolgendosi direttamente agli studenti – non abbiate paura di fare e farvi domande. Oggi siamo di fronte a continue sfide ambientali che richiedono nuove risposte e nuove strategie e il nostro mestiere è adattare e modificare le nostre conoscenze per trovare nuove soluzioni verso lo sviluppo e il rispetto dell’ambiente”.
La Dirigente Scolastica ha quindi concluso ponendo l’accento sull’impulso che si sta dando in questo momento alla didattica dell’Agrario all’interno del Da Vinci, grazie all’implementazione dei laboratori arricchiti di nuove tecnologie, nell’intendimento che quest’approccio maggiormente laboratoriale possa condurre i giovani – secondo le parole del Presidente Braga – ad ”innamorarsi” della professione del perito agrario e vivere questi anni di formazione con maggiore consapevolezza per la definizione del proprio futuro.
La Dirigente Gargiulo ha condiviso infine, con la Presidente del Collegio Nazionale dei Periti Agrari di Roma, la volontà di sottoscrivere con l’Istituto nuovi protocolli d’intesa che possano permettere una collaborazione più stretta e un accompagnamento agli studenti per l’intero triennio.
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