Crescere Insieme si schiera al fianco dei cittadini “A questo ennesimo attentato all’ambiente diciamo ‘no'”
“La ‘lente’ dovrebbe avercela l’Amministrazione, per controllare ciò che sta accadendo nella pineta di Fregene. Stamattina infatti le ruspe hanno iniziato ad aggredire la macchia mediterranea che insiste nella Riserva statale del litorale romano” lo denuncia il capogruppo Crescere Insieme, Roberto Severini.
“Si parla da anni – prosegue – della realizzazione della ‘Lente’, che doveva essere legata ad un programma più generale, collegato alla riqualificazione del lungomare, ma buona parte dell’area dove dovrebbe sorgere l’infrastruttura è attualmente occupata da vegetazione mediterranea. La promessa ripiantumazione di alberi non può essere la scusante per la distruzione di una parte di territorio di altissimo pregio naturalistico, per di più con l’ombra di una speculazione edilizia collegata”.
“Sul caso – lo rende noto Severini – è nata persino una petizione su Change.org per difendere i circa18 ettari di macchia mediterranea rimasti sul lungomare di Fregene, la cosìddetta ‘Lente’, tra via La Plaia e via Gabicce a Mare, nelle mani delle società del gruppo Federici, Ares 2002. Non solo, ma i comitati e cittadini del territorio hanno richiesto più volte delucidazioni al Comune con assemblee sul caso, senza mai aver ricevuto risposta da parte dall’Amministrazione”.
“Possibile che sia stato autorizzato uno scempio del genere – tuona Severini – Crescere Insieme si schiera al fianco dei cittadini e chiederà conto, attraverso un immediato accesso agli atti, di cosa stia accadendo, di quali autorizzazioni ci siano e chi le ha firmate. Perchè a rischio è l’intero ecosistema, a rischio infatti le forme di vita vegetale e animale in una fetta di micro ambiente complesso e delicato, minacciato da circa 200-250 unità residenziali, tra i 35 e i 50 mq, che sembrerebbero incombere sulla zona”.
“Da sottolineare – conclude il capogruppo Crescere Insieme – che di tale progetto non si è mai parlato in Commissione, in quanto mai arrivato alla discussione delle forze politiche. A questo ennesimo attentato all’ambiente diciamo ‘no‘”.
