
L’assessore all’Ambiente con delega alla pesca denuncia il gesto dei consiglieri d’opposizione “È inaccettabile e politicamente scorretto quanto accaduto”
Scoppia la polemica in Consiglio comunale a Fiumicino. L’assessore all’Ambiente con delega alla pesca Stefano Costa punta il dito contro i consiglieri d’opposizione, accusandoli di aver “copiato e incollato” l’ordine del giorno presentato dalla maggioranza lo scorso 7 novembre, riguardante il sostegno economico alla marineria locale colpita dal fermo pesca. Il documento, che impegnava il Sindaco e la Giunta a sollecitare interventi regionali e nazionali per mitigare gli effetti del blocco delle attività, sarebbe stato ripresentato in modo identico, cambiando soltanto le firme.
“È inaccettabile e politicamente scorretto quanto accaduto — dichiara Costa — Dopo che la maggioranza ha lavorato con serietà per approvare un atto concreto a tutela del settore ittico, vedere l’opposizione limitarsi a un copia e incolla del nostro testo è un gesto che manca di rispetto non solo al Consiglio, ma anche ai cittadini e ai pescatori di Fiumicino”.
L’assessore ricorda che l’ordine del giorno originale, protocollato con il n. 22303/2025, chiedeva un intervento urgente per sostenere le famiglie dei lavoratori del mare, fortemente penalizzati da un ulteriore mese di inattività proprio a ridosso delle festività natalizie, sottolineando che adesso gli armatori e i marinai stanno già ricevendo sostegni economici.
“Il comparto della pesca è parte integrante della nostra economia e della nostra identità — aggiunge Costa — Noi abbiamo agito con responsabilità e coerenza, mentre altri cercano visibilità sfruttando il lavoro altrui. Per fortuna, la Regione Lazio, attraverso l’assessore Giancarlo Righini, ha già attivato risorse specifiche per mitigare gli effetti di un provvedimento che definire devastante è poco”.
“La serietà delle istituzioni si misura con i fatti, non con le fotocopie dei documenti altrui. Noi continuiamo a lavorare per la marineria e per Fiumicino, lasciando ad altri il triste primato del plagio politico” conclude l’Assessore Stefano Costa






