Tante occasioni perse ...
Caro Sindaco, le scrivo questa lettera aperta dopo questi primi mesi di Sua amministrazione del nostro comune, con un poco di rammarico perché, a mio avviso, si sono perse diverse occasioni, ed in particolare perché speravano nella discontinuità rispetto al passato, ed anche perché in prima persona mi ero impegnato per il cambiamento.
La prima sfida per me persa è quella relativa alla comunicazione, infatti la “casa di vetro” è rimasta lontana dal cittadino, nessun canale di informazione/comunicazione cittadini-istituzione è stato aperto, nessuno sportello è a disposizione della cittadinanza e le distanze tra il Comune ed i vari quartieri non è stata assolutamente colmata con l’apertura di sportelli dislocati sul territorio come promesso.
L’emergenza rifiuti rimane, nel senso che il giorno in cui la Comunità Europea ci comminerà multe perché non siamo in grado di attenerci alle regole comunitarie vigenti è sempre più vicino; la raccolta differenziata porta a porta per noi abitanti di Fiumicino è ancora un miraggio, peraltro l’incontro tra Sindaco ATI e cittadinanza dello scorso giugno presso la scuola Statale Cristoforo Colombo è stata a dir poco penosa, la location scelta non bastava per 50 persone, figurarsi quando ne sono intervenute più di duecento tra cui molti, moltissimi anziani. Posti a sedere per non ce ne erano, persone anziane e non vedenti costrette ad elemosinare aiuto ed alcune sedie (fortunatamente qualcuno se l’era portata da casa) amplificazione inesistente, per non parlare del fatto che non sappiamo ancora come comportarci, doveva partire dal primo Settembre siamo a fine Settembre e ancora non ne sappiamo nulla.
Gli appuntamenti culturali sono stati malamente pubblicizzati (diversi cittadini pensavano fosse in progetto una metropolitana all’interno del comune), la festa d’apertura (la festa degli Artisti di Strada) sembrava un ritrovo di un centro sociale, invece che una festa del comune, gli appuntamenti poco frequentati e molto distanti dalle aspettative medie, anche qui una occasione sprecata, anche perché l’amministrazione deve andar incontro a tutti, non solo verso una parte, e comunque l’assessore a mio avviso è un poco distante da quella che è la realtà di Fiumicino.
Il degrado nel nostro comune è ancora imperante, ed il Leitmotiv della campagna elettorale è stato fino ad ora ignorato; non è certo con un poco di multe a chi abbandona l’immondizia per strada o a chi lascia i campi all’abbandono che si potrà ripristinare il decoro; sarebbe opportuno ripartire dall’educazione civica e da quel senso di bene comune che viene purtroppo sempre più meno e per il quale il Primo Cittadino dovrebbe impegnarsi sul campo; inoltre è per me inconcepibile che interi tratti del marciapiede di via Torre Clementina (nel cuore del nostro comune e del centro storico disegnato dal Valadier) siano invasi da tavoli, sedie ed attrezzature di ristoranti che occupano molto suolo pubblico. Il lungomare è ancora terra di nessuno, così come non si sta facendo nulla per i giovani che continuano a non avere futuro, perché abbandonati a se stessi lungo le nostre squallide e tristi strade.
La discontinuità latita, durante la scorsa campagna elettorale siamo stati subissati di progetti, slogan e programmi, (e forse anche per questi c’è stata la svolta politica), ora però sarebbe il caso di tramutare le promesse in realtà, pensare alla tempestiva risoluzione dei piccoli problemi dei cittadini, e di dare un futuro al nostro comune, di pianificare lo sviluppo e non di vivere alla giornata come si faceva in passato.
Lettera inviata da: Andrea Consoli
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