
Un cittadino scrive al Sindaco
Sono recentemente tornato dall’Olanda, il cui territorio è caratterizzato dalla presenza di numerosi canali navigabili, intensamente trafficati.
Lì vengono utilizzati ponti basculanti (come a Chicago): si aprono e si chiudono in pochi secondi (si alzano su richiesta e non ad orari prestabiliti); la manutenzione è irrisoria; costano poco dal punto di vista realizzativo (nel nostro caso si tratta di appena 20-30 m di campata); non presentano limitazioni all’altezza degli alberi delle barche (non vi sono sovrastrutture); possono essere facilmente realizzati a 4 corsie.
Inoltre, alzando il livello dell’attuale ponte “2 giugno” di 3-5 m si permetterebbe il transito di molti più natanti senza la necessità di effettuare la manovra di apertura, incrementando così il volume di attività dei cantieri posti a monte.
Non è poi da sottovalutare la tropicalizzazione del clima che porterà ad una frequenza sempre maggiore di eventi estremi, con un progressivo aumento del livello del mare e quindi di possibilità di allagamento.
Infine vorrei anche porre l’attenzione su un problema di fondo: un simile investimento è giustificato dall’esistenza dei cantieri posti a monte del ponte?
Trasferendoli in altre zone, come ad esempio nel nuovo porto, questo problema sarebbe superato, basterebbe un ponte non sollevabile ma semplicemente un po’ più alto.
Lettera inviata da: Carlo
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