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Roma, al via le operazioni di recupero di un relitto nel Tevere

L’operazione è iniziata verso le 9 di questa mattina


di Dario Nottola

Sono cominciate questa mattina, poco prima delle 9, a Roma, presso Lungotevere del Sangallo, le operazioni di recupero, coordinate dalla Guardia Costiera di Roma-Fiumicino, di tre grandi porzioni di un relitto galleggiante semi sommerso nel Tevere nei pressi di Ponte Principe Amedeo. In campo gru e sommozzatori.

CON L’OPERAZIONE DI OGGI riprende così l’attività di recupero dei relitti navali abbandonati lungo il Tevere, iniziata lo scorso 4 settembre, nella zona di Fiumicino. Tale iniziativa – informa la Capitaneria di Roma-Fiumicino – nata in favore della collettività da una sinergia di intenti tra le locali amministrazioni (regione Lazio, Autorità di bacino, Autorità di sistema portuale e comuni di Roma Capitale e Fiumicino), ha portato al censimento di un totale di 22 scafi in evidente stato di fatiscenza e abbandono e all’attuazione delle necessarie azioni coordinate per risolvere la problematica.

L’operato della Guardia Costiera è mirato al ripristino delle condizioni di sicurezza del corso fluviale e alla tutela dell’ambiente, “in quanto gli scafi semiaffondati rappresentano un elemento di degrado delle aree, un ostacolo ad un corretto deflusso delle acque e al transito in sicurezza delle unità nautiche”.

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