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Nuovo Ponte della Scafa, una svolta per un’opera strategica

Il 15 febbraio sottoscritto il contratto di affidamento della progettazione esecutiva e di esecuzione lavori


di Dario Nottola

Forse ci siamo veramente. Una svolta decisiva e tanto attesa da anni. Buone notizie arrivano infatti per la realizzazione del nuovo Ponte della Scafa sul Tevere e della relativa viabilità di collegamento, opere da tanti anni attese da migliaia di pendolari e residenti che percorrono via dell’aeroporto e che potranno migliorare la viabilità complessiva tra Fiumicino, Ostia ed il suo entroterra: lo scorso 15 febbraio è stato sottoscritto il contratto di affidamento della progettazione esecutiva e di esecuzione dei relativi lavori in favore del consorzio aggiudicatario. Lo si apprende dal Comune di Fiumicino, che ha ricevuto la comunicazione ufficiale dal Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione urbana di Roma Capitale.
 
Il cantiere potrà aprire già entro fine 2018? Vedremo. Il nuovo tracciato, da via di Chiaraluce, sarà collegato dove oggi è lo sbocco del cavalcavia, e dunque  Ostia e Fiumicino potranno finalmente usufruire di una struttura di collegamento in grado di meglio sostenere il notevole flusso di traffico viario quotidiano. Un potenziale alleggerimento delle frequenti code che l’arteria, via dell’Aeroporto, provoca, con ricadute anche sulle vie secondarie collegate.
 
Si tratta di un progetto approvato nel 2009 per 39 milioni di euro (finanziato per i 2/3 dalla Regione Lazio) su cui nell’ultimo anno l’amministrazione capitolina ha accelerato i tempi sui passaggi necessari ad avviare la realizzazione di quest’opera importante e strategica per il territorio.
 
I lavori di realizzazione previsti, secondo quanto stimato, dureranno complessivamente 540 giorni. L’opera ha scontato ritardi di natura legale, dovuti ai ricorsi dei partecipanti alla gara del 2010, ma anche di natura procedurale sia per quanto riguarda l’acquisizione da parte di Roma Capitale delle aree private sulle quali va ad incidere l’opera, sia per il rilascio del nullaosta archeologico, legato a importanti ritrovamenti archeologici. Un’opera la cui ideazione risale ad oltre un ventennio fa.
 
Il sindaco di Fiumicino Esterino Montino esprime soddisfazione per l’avvenuta sottoscrizione del contratto. “Una bella notizia, ne sono felice – commenta Montino – dopo un lungo iter, partito fin dal 2009 e con, tra l’altro, il finanziamento di 28 milioni di euro prima perso e poi recuperato due anni fa dalla Regione, si tratta di una svolta per un’opera strategica ed attesa da tanti anni. Superate le criticità e terminate tutte le indagini archeologiche sui versanti di Ostia e Fiumicino, finalmente Roma ha siglato il contratto con il consorzio aggiudicatario che, ora, ha alcuni mesi di tempo per la progettazione esecutiva ed acquisire tutti i pareri definitivi. Il mio auspicio è che il cantiere possa aprire entro il 2018″.
 
Montino non nasconde tuttavia “Qualche preoccupazione per l’impatto che i lavori potranno far ricadere su via dell’aeroporto, via della Scafa, in generale sulla viabilità secondaria, sul lato di Fiumicino: faremo i passi necessari per concordare interventi collaterali affinchè sia governato il processo del traffico. Abbiamo anche un progetto, da sottoporre all’Anas alla quale passerà la competenza di via dell’Aeroporto, per separare il traffico locale e quello di attraversamento, considerato il nodo nevralgico del semaforo di via Trincea delle Frasche”.
 
 

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