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Isola Sacra, B4A: ieri l’assemblea con i cittadini esasperati

Montino: “L’argine nella zona di Fiumara Grande permetterebbe di declassificare il vincolo”


di Gianluca Zanella
 

Si è svolta ieri nella sala consiliare del Comune di Fiumicino l’assemblea pubblica sul delicato tema dei vincoli imposti su Isola Sacra, in particolare sul Passo della Sentinella e Fiumara Grande. Vincoli che impediscono a molti proprietari terrieri di costruire, nonostante paghino l’Imu (ridotto all’osso) su proprietà di fatto bloccate. Il tema è molto più complicato di quanto sembri e l’esasperazione di alcuni cittadini è tanta; l’assemblea si è svolta in un clima a tratti infuocato e il moderatore è dovuto intervenire più volte per riportare la calma.
Presenti il sindaco Montino, l’assessore Ezio Di Genesio Pagliuca, la presidente del Consiglio Michela Califano, il rappresentante del comitato spontaneo di Isola Sacra, Fabrizio Pagliuca, e, in rappresentanza della Regione Lazio, l’assessore Refrigeri.
 
L’assemblea si è articolata in tre fasi: per primo ha parlato l’assessore Di Genesio Pagliuca, che ha fatto una panoramica sui lavori fatti dal 2013 per sbloccare la situazione di Isola Sacra, dove gravano dei vincoli dovuti al rischio di esondazione del Tevere. Si è parlato della costruzione di un argine nella zona di Fiumara Grande che permetterebbe di declassificare il vincolo, dei piani di collaudo e del decreto 42 (emanato dalla Regione Lazio sempre per il rischio alluvioni ma ancora non operativo).

“Siamo a un punto di svolta – ha dichiarato Di Genesio – finalmente la Regione Lazio sembra pronta a un confronto serio”.
 
Prende poi la parola Fabrizio Pagliuca, presidente dell’associazione dei cittadini e a sua volta proprietario di terreni vincolati, che fa una panoramica all’inverso, elencando tutti i vincoli ambientali che negli anni si sono accumulati, nonostante le proteste dei residenti delle zone interessate, che lamentano di non essere mai stati ascoltati da nessuna amministrazione. “Con questa assemblea – ha detto Pagliuca – speriamo di ottenere qualcosa di concreto, come la sospensione dell’Imu, che continuiamo a pagare su terreni di fatto non edificabili”.
 
L’atmosfera si scalda e partono applausi. Qualcuno grida e per qualche minuto è difficile capire chi stia parlando al microfono e cosa stia dicendo. Tornata la calma, comincia la terza fase dell’assemblea e prendono parola i cittadini. Un residente di Isola Sacra fa notare che il problema delle esondazioni andrebbe risolto a mare, non con la costruzione di un argine più alto, che rischierebbe di condannare buona parte di Isola Sacra all’annegamento in caso di esondazione. Prendono la parola altri cittadini e accanto al tema del famigerato argine, spunta fuori anche la questione del porto turistico e gli animi si incendiano ancora.
 
A questo punto prende parola il sindaco Montino, che comincia a rispondere a quelli che sono i quesiti posti con maggiore insistenza. “Io sono dalla vostra parte della barricata – ha detto – ma dovete capire che certe questioni riguardano non solo il Comune o la Regione. Nel caso specifico del Tevere, l’Autorità di bacino è un ente sovra-regionale, cioè un’emanazione diretta dello Stato – prosegue il sindaco – se non avessi avuto tutti questi vincoli, sarei sicuramente intervenuto diversamente”.
 
Riguardo la costruzione dell’argine, Montino dice la sua: “Secondo me l’argine va fatto, ma a dirlo non sono soltanto io. Ci sono persone serie e competenti al lavoro. La costruzione potrebbe finalmente sbloccare una situazione di stallo come questa”.
 
Su questo tema i cittadini continuano a non essere d’accordo e manifestano il proprio disappunto interrompendo il discorso del sindaco. A fatica Montino può continuare, rispondendo a quanti hanno chiesto l’abolizione dell’Imu: “Nel 2016 siamo arrivati a uno sconto di 2/3 della tassa, portando il valore dei terreni vicino a quello agricolo. È stato da parte nostra un atto di responsabilità, ma chiederci di abolire la tassa equivale a chiedere di contravvenire alla legge. Non posso farlo”.
 
Per ultimo, prende la parola l’assessore della Regione Lazio Refrigeri: “E’ un tema complicato, quello di cui stiamo parlando oggi – ha detto – ho deciso di metterci la faccia per dimostrare quale sia l’impegno affinché tutto venga effettuato nella massima trasparenza e nella legalità”.
 
L’assemblea di conclude dopo oltre due ore. La sensazione è quella di essere ancora lontani da una soluzione che accontenti tutte le parti in causa. La speranza è che tutto si svolga nell’ottica di trovare una risposta definitiva a certi problemi che sembrano ormai radicati profondamente sul nostro territorio, mettendo sempre al primo posto la sicurezza dei cittadini e il loro benessere.
 
 

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