Caricamento...

Guerra Ucraina-Russia, il grido di pace di Kateryna Lanko e Darya Berg: “Cessate il fuoco!”

Movimento nonviolento, apre a Fiumicino il primo di una serie di incontri a sostegno dei movimenti No War


di Alessandra Lo Franco
 
20 Febbraio 2023, aula consiliare del Comune di Fiumicino. Daniele Taurino, responsabile di Movimento nonviolento, apre il primo di una serie di incontri previsti in Italia a sostegno dei movimenti No War.
 
A raccontarci cosa fanno ogni giorno e cosa é stato già fatto fino ad oggi, due attiviste: Kateryna Lanko, per il  Movimento Pacifista Ucraino e Darya Berg, attivista russa. Prevista anche la partecipazione di Olga Karach giornalista bielorussa, che per motivi logistici non ha potuto essere presente.
 
Donne determinate e giovani che per amore del loro popolo e in difesa della vita, hanno deciso di combattere la guerra in modo “giusto”, senza armi ma con la convinzione che il dialogo tra le nazioni e la solidarietà, possano fare la differenza. Donne coraggiose, che rivendicano il diritto degli uomini russi e ucraini di dire “no” quando richiamati alle armi.
 
“Gli obiettori di coscienza sono stati i primi a credere nella pace, non partecipando alla follia della guerra, per questo noi li supportiamo” spiega Daniele Taurino.

“Lo scorso 24 febbraio – prosegue – abbiamo fatto firmare un appello di pace congiunto al movimento pacifista ucraino e a quello russo, di condanna all’aggressione e di sforzo comune per il raggiungimento della pace. Da questo atto è partita una petizione che chiede ai paesi europei di concedere lo status di rifugiato politico automatico agli obiettori“.
 
Kateryna Lanko ci ricorda che anche in Ucraina molte persone credono nella pace e che non vogliono partecipare alla guerra: “Lottiamo per la libertà affinchè queste persone possano esprimere liberamente la proprie opinione e possano scegliere di non combattere. La situazione attualmente in Ucraina è peggiore che in Russia, perché i confini sono chiusi costringendo così gli uomini fino ai 60 anni a rimanere nel paese. Anche in periodi di guerra, si deve mobilitare la difesa per i diritti umani”.
 
“Noi vogliamo fermare questa follia e il primo modo che ci è venuto in mente per farlo, è stato supportare la resistenza civile non violenta e aiutare gli uomini a scappare dal paese – sono le parole di Darya Berg, costretta a lasciare la Russia a causa delle sue posizioni antimilitariste – Migliaia di persone sono state tratte in salvo, ma molti ancora vengono mandati a morire al fronte“.
 
Darya ci spiega che in Russia, così come in Ucraina, è previsto il diritto all’obiezione di coscienza, ma non viene applicato e le persone non sanno di avere questa possibilità: “Abbiamo creato un punto Telegram per informare li cittadini sui loro diritti e su come fare per ottenerli, potendo così eludere la chiamate alle armi”.
 
Anche il vicesindaco Ezio Di Genesio Pagliuca, presente in aula, ha espresso la propria vicinanza al movimento “Fiumicino é una città che ha contrastato questa guerra come tutte quelle passate, ed ha accolto i rifugiati. Il nostro comune è stato ed é ancora oggi un porto sicuro, un luogo di arrivo dove poter iniziare una nuova vita. Senza il grido di pace di queste donne, non avremmo altro modo per mettere fine ai combattimenti poiché, seppure é importante difenderci e difendere chi da solo non lo può fare, non é certo sostenendo la guerra che si otterrà la fine del conflitto“.
 
“Nel momento in cui ci é stata fatta richiesta per questa iniziativa l’abbiamo accolta con entusiasmo – ha confermato Alessandra Vona, Presidente del Consiglio Comunale – Azioni del genere sono fondamentali per ricordare cosa sta accadendo nel cuore dell’Europa. Ogni giorno siamo bombardati da troppe informazioni, a tal punto che addirittura la guerra spesso sembra essere dimenticata. Il dovere dei mezzi d’informazione é proprio quello di non abbassare l’attenzione e di continuare a parlarne, perché non è finita e c’è ancora troppa gente che soffre e muore“.
 
“Siamo contrari alla guerra e crediamo che sia fondamentale non far arrivare armi in Ucraina, ma piuttosto cercare un dialogo con i paesi vicini alla Russia per poter intraprendere la via della diplomazia” ha sottolineato Maurizio Ferreri, consigliere di Demos e sostenitore della campagna non violenta, riportando in aula le parole dell’On. Ciani.
 
Dopo aver ascoltato, nell’aula consiliare, le loro dichiarazioni, la domanda sorge spontanea: cosa possiamo fare noi italiani per sostenere l’operato del movimento Non Violento? Come possiamo attivamente collaborare affinché tutti gli sforzi di queste persone possano essere concretizzati in azioni utili a salvare la vita di qualcuno?
 
“Ogni cittadino può firmare una dichiarazione come obiettore alla guerra, che si trova sul sito www.azionenonviolenta.it  esprimendo così il proprio dissenso alla armi e chiedendo che le risorse siano destinate alla protezione degli obiettori – hanno detto Daniele Taurino, Kateryna Lanko e Darya Berg – inoltre si propone all’Italia di diventare il primo paese europeo con una legge favorevole al riconoscimento politico dei rifugiati di guerra”.
 
Per concludere vogliamo sottolineare che siamo molto orgogliosi che Fiumicino abbia ospitato questa iniziativa a sostegno della pace e ci auguriamo che sempre più persone scelgano la via del dialogo e della tolleranza. Ogni giorno possiamo diffondere il messaggio di non violenza semplicemente agendo con rispetto, preferendo il dialogo all’aggressione (anche verbale) in famiglia, a scuola, a lavoro o con gli amici. Il nostro pensiero di solidarietà va alle centinaia cittadini Ucraini e Russi residenti nel nostro comune e che da anni rappresentano una risorsa economica, culturale e sociale per Fiumicino.
 
 

Fiumicino Online
La tua pubblicità su Fiumicino Online
La tua Pubblicità su Fiumicino Online
Parco Da Vinci
Pubblicità Fiumicino Online
Centro Studi GoPrinz