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Fiumicino: 29 maggio sciopero addetti mensa delle scuole

Fesica Confsal: “Nonostante i ripetuti incontri non è stato possibile raggiungere un accordo”


La Federazione sindacale industria commercio e artigianato, Fesica Confsal, comunica ufficialmente di aver proclamato lo sciopero dei lavoratori addetti al servizio mensa, presso gli Istituti Scolastici del Comune di Fiumicino per l’intera giornata del prossimo giovedì 29 maggio.
 
“Da diverse settimane è aperta una vertenza con la cooperativa affidataria del servizio in appalto – ha dichiarato la segreteria provinciale del sindacato automomo lavoratori – la Soc. Solidarietà e Lavoro, che ha unilateralmente modificato le condizioni contrattuali dei lavoratori, decidendo di sospendere i rapporti di lavoro in occasione delle chiusure degli istituti scolastici, in occasione delle festività natalizie e pasquali. La sospensione del rapporto di lavoro comporta conseguenze negative per i lavoratori, che in tali periodi non maturerebbero alcun istituto retributivo e non avrebbero neanche diritto alla contribuzione ai fini pensionistici”.
 
“Tale decisione della Cooperativa è del tutto ingiustificata – hanno ribadito – non essendo intervenuta alcuna modifica alle condizioni contrattuali dell’appalto, ed è comprensibile solo in una logica di maggior profitto della ditta, profitto ricavato direttamente dalle tasche dei lavoratori. Peraltro la cooperativa Solidarietà e Lavoro, all’atto dell’assunzione dell’appalto nel settembre del 2012, ha sottoscritto un verbale di accordo in cui si obbligava a garantire per il personale il mantenimento delle condizioni economiche e normative pre-esistenti, condizioni che invece adesso unilateralmente ha modificato. I lavoratori e le lavoratrici interessate, peraltro, sono per la stragrande maggioranza part time, del tipo misto, sia orizzontale che verticale in quanto lavorano 4/5 ore al giorno e per 10 mesi l’anno, in quanto il contratto di lavoro si sospende già in occasione delle ferie estive e percepiscono uno stipendio netto mediamente compreso tra i 600 e i 700 euro”.
 
“Nonostante i ripetuti incontri – proseguono – svoltisi sia in sede aziendale, sia presso il Comune di Fiumicino, non è stato possibile raggiungere un accordo con la cooperativa Solidarietà e Lavoro. Preso atto quindi dell’indisponibilità della cooperativa a tornare sui propri passi, la Fesica Confsal in accordo con i lavoratori e le lavoratrici ha ritenuto non più rimandabile una forte azione di protesta quale lo sciopero. Anche in considerazione del particolare tipo di ‘utenza’ che usufruisce del servizio, sarà cura dei lavoratori limitare il più possibile il disagio”.

La Fesica Confsal conclude “Ci auspichiamo comunque che la cooperativa che gestisce il servizio riveda la propria ingiustificata posizione e che il Comune di Fiumicino intervenga nell’ambito delle proprie prerogative per una rapida soluzione della vertenza”.
 
 
 
 
 
 

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