Succede a Focene, dove un membro del Comitato cittadino Per.La, che desidera rimanere anonimo, ha cominciato a cucire mascherine gratuitamente per fare fronte all'emergenza.
"Le mascherine di questo tipo, non sono idonee a proteggersi dal contagio, è quindi necessario continuare a mantenere le distanze ed uscire solo se indispensabile”, precisa l’autrice del gesto, che da giorni ha deciso di impegnare il suo tempo in casa cucendo mascherine colorate.
“Del resto, come ha fatto notare il Ministero della Salute in un documento, utilizzare una mascherina chirurgica o un suo equivalente, può difendere gli altri se siamo portatori del virus, anche se asintomatici. Attenzione però, come si legge in un documento del ministero: «Le mascherine forniscono una protezione nei confronti della diffusione all’esterno bloccando le goccioline di secrezioni respiratorie emesse dalle persone malate che le indossano. Non sono fatte per proteggere chi le indossa nei confronti di aerosol fini che potrebbero contenere particelle infettanti di piccolissime dimensioni come i virus». Più efficace ancora, la distanza”, sottolinea la donna, membro del Comitato cittadino Per.La di Focene.
“Tuttavia – prosegue - non sono facili da trovare e quando anche lo fossero sarebbe eticamente sbagliato, data la scarsità, acquistarle togliendole magari a chi ne ha bisogno e quindi ho deciso di produrle da me. Me le hanno chieste in tanti, veramente non me lo aspettavo. Io le cucio, le lascio al mio cancello e le consegnano dei volontari della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco in congedo, che le inseriscono nelle buche delle lettere. Il mio sforzo vuole essere gratuito, ma oramai ho esaurito stoffa ed elastici e chiedo e a chi ne avesse a casa di poterne fare donazione.
“Le maschere sono in tessuto lavabile in lavatrice ed hanno una tasca dove poter inserire un foglio di plastica o carta forno per poterle rendere impermeabili”. Conclude la donna. “Il modo comunque più efficace per non contrarre il virus è rimanere a casa. Io sono quasi due settimane che non esco e a forza di cucire non ho tempo neanche di prendere aria in giardino - conclude la donna, sorridendo - ma dobbiamo tutti fare dei sacrifici se vogliamo riuscire a farcela insieme.”
LE UNICHE MASCHERINE PER DIFENDERCI RIMANGONO LE FFP2 E FFP3
Ricordiamo che le uniche mascherine che ci difendono dal virus devono essere dotate di filtri FFP2 e FFP3, tuttavia data l’irreperibilità delle stesse, il Ministero della Salute precisa che quantomeno "esse forniscono una protezione nei confronti della diffusione all’esterno bloccando le goccioline di secrezioni respiratorie emesse dalle persone malate che le indossano, ma non sono fatte per proteggere chi le indossa nei confronti di aerosol fini che potrebbero contenere particelle infettanti di piccolissime dimensioni come i virus.