Nella mattinata di mercoledì 2 luglio il ministro Dario Franceschini, ha visitato uno dei luoghi più ricchi di storia di tutto il Paese. L'area archeologica del porto di Claudio e Traiano, infatti, risultano essere un vero e proprio patrimonio culturale e paesaggistico; già dichiarato patrimonio dell'Unesco, simboleggia la prima grande infrastruttura prodotta dall'uomo Romano.
Diventato oggi parco naturale, grazie all'opera di bonifica sanitaria iniziata nel 1992, il sito si presenta con un patrimonio arboreo che può definirsi come storico. Nell'antica darsena, per esempio, la vegetazione composta da canne, tife e giunchi, ripropone la visione e la funzione degli antichi stagni, che oggi rappresentano un vero e proprio punto di sosta per gli uccelli migratori.
Il parco ha sede sul terreno di sedimentazione che in quasi 2000 anni ha avuto modo di depositarsi nell'antico bacino portuale; fin dalla nascita, però, l'impianto iniziò a soffrire, grazie al gran numero di detriti fluviali che si depositavano lungo la costa, del problema dell'insabbiamento. Oggi rappresenta il legame vivente tra paesaggio artificiale e paesaggio naturale, grazie all'interazione fortissima tra pianta ed insediamento urbano.
 
''Siamo in un posto unico al mondo - ha dichiarato il ministro Franceschini - nessun altro parco naturale sorge così vicino ad un aeroporto internazionale. Questo fa sì che quest'area abbia delle potenzialità enormi; è già stata dichiarata patrimonio dell'Unesco, ora, essendo un'area sia pubblica che privata, dobbiamo lavorare intelligentemente per dare a questo parco il valore e la visibilità che merita''.
 
La visita del ministro Franceschini ha anticipato un incontro che si terrà a breve fra Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, la Sovrintendenza per i Beni archeologici di Roma, il Comune di Fiumicino e la Fondazione Portus proprio su questo tema.
 
''Voglio ringraziare il ministro per la collaborazione e per l'impegno che ci sta mettendo verso questo progetto - ha dichiarato il sindaco Esterino Montino - sogno l'unione tra scavi di Portus e quelli di Ostia Antica, affinché il fruitore possa avere un'esperienza sensazionale. E' un'occasione per incrementare i posti di lavoro nel parco. Il mio pensiero va alla vigilanza, che so che è un tema delicato. Vorrei far vigilare questi luoghi colmi di storia a persone dell'arma dei Carabinieri, della Finanza e della Pubblica Sicurezza già andate in pensione; l'adeguamento del personale è sicuramente un tema importante, ma quello che conta di più indubbiamente è che le istituzioni remino tutte dalla stessa parte. Desidero inoltre ringraziare la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, l’Università di Southampton, la British School di Roma che proseguono gli scavi nell’area archeologica del Porto di Traiano con ritrovamenti straordinari, come il mosaico meraviglioso che sta venendo alla luce. Dal 26 giugno anche otto ragazzi del Comune di Fiumicino stanno collaborando agli scavi attraverso un campus estivo gratuito di archeologia organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune”.
 
Matteo Cassina