
Il pluripremiato Mastro gelataio Vincenzo Lenci ha raccolto l’invito lanciato dalla consigliera regionale Michela Califano
di Dario Nottola
Un “Gelato” per sostenere il completamento, a Fiumicino, del progetto della “Liburna” romana il cui cantiere è ripreso poco meno di un anno fa, dopo un lungo periodo di stop.
Ispirata da un bassorilievo di una colonna romana, è la riproduzione fedele, a grandezza naturale, di una nave da guerra del I° sec. d.C., lunga 37 e larga 7 metri, con due ordini di voga, iniziata nel 2001 dalla famiglia di Maestri d’Ascia, Carmosini.
Il nuovo gusto dedicato all’opera, per valorizzarla, è stato creato dal pluripremiato Mastro gelataio della Darsena portuale di Fiumicino, Vincenzo Lenci, che ha raccolto l’invito, lanciato alcuni mesi fa, della consigliera regionale Michela Califano.
È un gelato a base di ricotta di pecora a km 0, mantecato con sciroppo di frutta e acqua. Con l’aggiunta di biscotti “crustali” tipici dell’antica Roma, realizzati con farina di farro bio, miele e olio evo bio della Tuscia, uova, zeste di arancia e limoni, pepe nero in grani, datteri freschi e colatura di miele d’arancia.
“Proposi ad alcuni tra i più importanti chef e Mastri gelatai di Fiumicino, la terra dove sono nata, di realizzare un menù che rispecchiasse le nostre tradizioni e la nostra storia – spiega Michela Califano – Siamo sempre stati la porta del Mediterraneo, il Porto della Roma Imperiale. Luogo di scambi commerciali e culturali”.
“Quel menù – aggiunge – fu poi presentato a un evento per finanziare un progetto che abbiamo a cuore: la realizzazione della Liburna, la nave romana a grandezza naturale che possa essere un simbolo e un’attrazione turistica. Ora, grazie alle sapienti mani di Vincenzo Lenci, uno dei più rinomati mastri gelatai d’Italia, è ufficialmente nato il ‘gusto Liburna’. Ne sono orgogliosissima. Grazie Vincenzo”.
Apprezzamenti sono arrivati dal Comitato promotore Saifo che si è mobilitato oltre un anno fa per la ripresa del progetto Liburna e che continua a promuovere iniziative per il completamento e la valorizzazione dell’antica nave riprodotta.






