Si è svolto nella Parrocchia Santa Maria Stella Maris l’incontro di preghiera con i cristiani ortodossi
Il 19 Gennaio 2013 a Fiumicino, presso la Parrocchia Santa Maria Stella Maris, a un anno di distanza, durante la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, si è svolto per la seconda volta in incontro di preghiera ecumenica con i cristiani ortodossi.
L’incontro e stato presieduto dal Parroco P. Valter PALOMBI, coadiuvato da P. Dino ARCERO (parroco della Parrocchia Santa Maria Porto della Salute), Diacono Enzo CRIALESI e Padre Cristian sacerdote Ortodosso della Comunità Romena e con una partecipazione attiva di tutte le realtà della nostra parrocchia e delle Parrocchie vicine, sicuramente più numerosa, rispetto all’anno precedente.
L’incontro si è svolto fondamentalmente in tre momenti:
Riti Penitenziali, in cui ogni fedele, indipendente dalla lingua o gruppo di appartenenza si è riconosciuto membro di una assemblea bisognosa della misericordia e dell’aiuto di Dio, (Giacomo 5,16 Confessate perciò i vostri peccati gli uni agli altri e pregate gli uni per gli altri per essere guariti. Molto vale la preghiera del giusto fatta con insistenza).
Celebrazione della Parola, momento in cui Dio parla al cuore di ogni persona e resta in attesa che la parola proclamata si faccia carne. Ci viene da pensare all’esperienza vissuta dalle prime comunità cristiane, riportata negli atti degli apostoli in cui si dice che a Gerusalemme (forse dopo aver superato i primi dubbi e le paure della preghiera in comune) tutti Erano assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nell’unione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere (Atti 2,42).
Per noi, Chiesa di oggi, durante la celebrazione ci sono state di conforto e motivo di speranza, per l’unita dei cristiani, le parole dell’apostolo Paolo: Tutti voi infatti siete figli di Dio mediante la fede in Cristo Gesù… Non c’è Giudeo né Greco; non c’è schiavo né libero; non c’è maschio e femmina, perché tutti voi siete uno in Cristo Gesù (Gal 3,26-28 – cfr. 2ª lettura).
Come non ricordare, in questo evento particolare, le parole che il Santo Padre Benedetto XVI ha pronunciato durante l’Angelus del 23 Gennaio 2011, facendo riferimento alla lettera ai Corinzi: “E’ forse diviso il Cristo? (1ª Cor. 1,13). Così dicendo, egli afferma che ogni divisione nella Chiesa è un’offesa a Cristo; e, al tempo stesso, che è sempre in Lui, unico Capo e Signore, in cui possiamo ritrovarci uniti, per la forza inesauribile della sua grazia”.
Significativa è stata, anche, la riflessione del Parroco, in cui più volte ha sottolineato, che questi eventi sono una Benedizione di Dio per tutta la Chiesa. Ricordava, inoltre, come anni fa c’è stata una benedizione nell’accogliere il gruppo degli Egiziani Copti mettendo a loro disposizione (con qualche sacrificio da parte nostra per problemi di spazio) le aule per il catechismo e il necessario per loro Celebrazioni.
Faceva notare, inoltre, come Dio aveva donato un ulteriore Benedizione a tutta la nostra comunità facendo arrivare questa famiglia proprio nella nostra Parrocchia S. M. Stella Maris.
Riti conclusivi, prima della benedizione al pane, fatta da tutti e tre i sacerdoti, il Parroco P. Valter ha invitato l’assemblea a compiere un gesto di fraternità: “la condivisione di uno stesso pane” evidenziando che non è l’Eucaristia, ma è comunque un gesto che ci fa riflettere e ci fa sentire un’unica famiglia in cammino con lo sguardo rivolto a Cristo.
La parola cammino, in questa circostanza, ci fa ritornare in mente al “non facile” cammino nel deserto del popolo eletto. Questo popolo formato da 12 tribù ha condiviso sia le sofferenze ma anche le gioie e le speranze e, nel momento del bisogno, (penso all’attraversamento del mar rosso) ognuno è stato il sostegno, sia materiale che morale dell’altro, soprattutto con chi, in quel momento storico, poteva essere scoraggiato o sfiduciato.
La celebrazione si è conclusa con il canto “Come è bello e come da gioia che i fratelli stiano insieme” (Salmo 132).
Subito dopo, per affiancare alla preghiera condivisa anche gesti concreti di solidarietà, come di consueto, l’incontro si è concluso con un agape fraterna nel teatro parrocchiale (ora luogo delle celebrazione dei fratelli Ortodossi) dove ognuno ha condiviso con gli altri quanto aveva portato.
Al di la del cibo condiviso è stato bello ed interesante vedere che i fratelli (che qualche giorno prima non si conoscevano) ora si scambiano le esperienze e le emozioni della celebrazione appena vissuta ma anche, perché no, le ricette dei cibi preparati provenienti da altre culture.
Penso che, negli incontri successivi, insieme ai fratelli e con l’aiuto di Dio, potremmo fare sempre meglio!
Enrico D’Alessio