Il mondo del marketing digitale continua a essere interessato da un’evoluzione rapidissima: tra gli algoritmi dei motori di ricerca in continuo perfezionamento, l’integrazione dell’AI nelle strategie digital, i canali social sempre più centrali, occorre un aggiornamento continuo per individuare i trend dell’advertising e inserirsi in un mercato sempre più competitivo. Andiamo allora a vedere quali sono le principali tendenze che si muovono intorno al marketing digitale all’altezza del 2024.
AI multimodale
L’AI multimodale è una delle ultime novità di AI che sta raccogliendo un discreto successo. L’espressione indica una tipologia di intelligenza artificiale che si può utilizzare in modi e contesti differenti, così da offrire agli utenti informazioni in varie forme, dai semplici contenuti testuali fino alla generazione di file multimediali. E se un’AI multimodale è in grado di lavorare su input diversi, si capisce bene il potenziale di questa tecnologia, in cui è possibile immaginare qualsiasi cosa per poi vederla realizzata dall’intelligenza artificiale nella forma che preferiamo. Tutto ciò ha delle ovvie conseguenze sui risultati restituiti dai motori di ricerca: la possibilità di nuovi input multimodali consentirà sempre di più la personalizzazione delle SERP in base alle esigenze dell’utente e al tipo di esperienza da lui cercata. In questo spazio si inseriscono le campagne pubblicitarie caratterizzate da annunci e format creativi, basati sull’intelligenza artificiale: nel panorama attuale, un’agenzia creativa specializzata in annunci pubblicitari è chiamata a semplificare il processo creativo, utilizzando diversi canali per renderlo più efficiente.
Annunci interattivi
Anche quando non si utilizza direttamente l’AI, la tendenza del 2024 rimane quella di guidare gli annunci pubblicitari verso un formato sempre più interattivo. In questa categoria rientrano le tipologie di annunci che snelliscono il “lavoro” dell’utente, che può ad esempio usare un comando vocale per chiedere informazioni riguardo un prodotto o servizio, o sfruttare comodi qr code che restituiscono le informazioni desiderate. Secondo vari studi, annunci di questo tipo avrebbero una maggiore probabilità di influenzare positivamente l’opinione dell’utente nei confronti del brand e di incentivarlo a raccogliere l’invito della call to action.
Pubblicità senza cookie
Nel 2024 l’attenzione alla protezione dei dati dei consumatori si è intensificata in maniera particolare. La decisione di Google di rimuovere i cookie di terze parti da Chrome è stato un punto di svolta nell’era della pubblicità digitale, un cambiamento che costringe i marketer a individuare strategie adatte a un ambiente privo di cookie. Fra queste si possono citare:
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retargeting: fondamentale per chi fa marketing, in quanto consente di raggiungere pubblici specifici personalizzando al meglio le campagne pubblicitarie, è un processo che ora deve ridimensionarsi. Cresce così l’attenzione nei confronti di identificatori che permettono di riconoscere i singoli utenti senza comprometterne la privacy, in primis i cookie di prime parti, che sono quelli raccolti direttamente dal titolare del sito inerenti agli interessi manifestati dall’utente durante la navigazione. I nuovi approcci, dunque, investiranno maggiormente nelle strategie basate alla valorizzazione delle interazioni dirette con il cliente. A questo si accompagna un significativo cambiamento nel tracciamento delle conversioni, che si baserà sempre di più su stime legate ad aggregazioni di dati e non sul tracciamento diretto.
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uso di API orientate alla privacy, come quelle del Privacy Sandbox di Google, che sfruttando dati aggregati al posto di informazioni individuali sbloccano nuove possibilità nella precisione sulla segmentazione del pubblico.
Realtà aumentata e realtà virtuale
Nelle campagne di marketing sono in costante aumento le esperienze immersive, inclusi ambienti virtuali come il metaverso. La realtà aumentata (AR) e la realtà virtuale (VR) stanno aprendo nuove possibilità per un coinvolgimento del pubblico senza precedenti. Ad esempio, al momento dell’acquisto di un prodotto, gli utenti potrebbero avere l’occasione di ottenere una prospettiva più precisa, magari anche provandolo prima dell’acquisto. Al contempo, l’azienda può proporre all’utente di addentrarsi in nuovi spazi virtuali per conoscere il marchio più a fondo e favorire così il legame brand-consumatore. Nascono così campagne pubblicitarie estremamente creative, in cui i marketer sono chiamati a sperimentare con narrativa immersiva e storytelling interattivo per creare campagne di successo.
Influencer marketing
L’influencer marketing si è già dimostrato una via strategica per le aziende, che possono così migliorare la propria visibilità grazie al maggiore coinvolgimento del pubblico. Nel 2024, la tendenza da parte delle aziende sembra quella di orientarsi verso influencer realmente in linea con i propri valori. Nell’ultimo periodo, diverse polemiche hanno coinvolto il mondo degli influencer, specialmente dopo alcuni scandali legati a nomi di spicco del settore, come Chiara Ferragni e l’ambiguità di alcune opere di beneficenza. Ecco allora che il mondo dell’influencer marketing si sta rivoluzionando, le aziende non selezionano più chi ha il più alto numero di follower ma ricercano la coerenza fra il messaggio che deve essere veicolato dal brand e gli influencer scelti, rispetto ai quali la regola d’oro è: trasparenza. Oggi più che mai, per mantenere la fiducia del pubblico occorre comunicare in maniera aperta sulla natura delle collaborazioni ed evitare qualsiasi parvenza di pubblicità ingannevole.
Voice Search
La crescente diffusione delle ricerche vocali e degli assistenti vocali sta aprendo nuove porte alle potenzialità del suono. Le aziende hanno il compito di ottimizzare le strategie pubblicitarie per essere performanti anche nelle interazioni vocali con gli utenti. Non solo: i messaggi pubblicitari, oltre a rispondere alle ricerche vocali degli utenti in modo pertinente, devono anche puntare alla personalizzazione, in modo da offrire annunci più efficaci a seconda delle preferenze vocali degli utenti. Insomma, si sta procedendo verso un coinvolgimento degli utenti sempre più profondo tramite il canale audio, il quale è ragionevole credere che diventerà parte integrante delle strategie pubblicitarie.