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La pizza fritta Montanara: un piatto tipico della tradizione partenopea

È uno dei prodotti simbolo della cucina napoletana, un piatto storico che rappresenta una alternativa alla pizza tradizionale. Stiamo parlando della pizza fritta Montanara: pietanza gustosa che affonda le proprie radici in un modo ‘povero’ di preparare i cibi, inteso come conseguenza diretta delle necessitò di arrangiarsi emersa in un periodo duro quale quello del dopoguerra.
La pizza fritta è ormai un’espressione fedele della cucina napoletana: una particolare pizza che va mangiata calda, piegata in due così da consentire agli ingredienti di sciogliersi al meglio e legarsi tra loro.
Una ricetta gustosa ma che è indispensabile saper preparare al meglio secondo tradizione napoletana. Soprattutto non deve essere confusa con la normale pizza fritta che è un piatto non più strettamente napoletano, ma trova le sue radici anche nel Lazio e in Puglia.

Una ricetta gustosa ma che è indispensabile saper preparare al meglio secondo tradizione napoletana. E allora la domanda che sorge in questi casi è sempre la seguente: qual è la ricetta originale della pizza fritta? Vediamo la preparazione, basandoci sulla ricetta originale presa dal sito www.ricettapizzanapoletana.it/pizza-fritta.html.
La base di partenza è sempre l’impasto, da cui tutto deriva: ricordiamo che l’impasto originale della pizza napoletana prevede l’utilizzo di soli quattro ingredienti, ovvero: acqua, farina lievito di birra e sale. Una volta amalgamati al meglio questi ingredienti si procede a mischiare il tutto fino a che non si ottiene una pasta che al tatto risulti essere liscia, soffice ed elastica.
Ebbene una volta ottenuta l’impasto per la pizza tradizionale, per preparare la pizza fritta si procede per altra strada: tale impasto va infatti suddiviso in tante palline alle quali si darà la forma con le mani. Al riguardo è bene tenere presente che ciascuna pizza fritta deve avere un diametro di circa 8-10 cm e dovrà essere più spessa verso il bordo.

Le pizzette così ottenute dovranno quindi essere fritte in padella con olio abbondante e lasciate friggere per circa 2 minuti su ciascun lato. Una volta eseguito questo passaggio le pizzette possono essere tolte e adagiate su carta assorbente per asciugarne l’olio in eccesso.
Dopo averle asciugate per bene, le pizzette possono esser condite con un classico sugo al pomodoro che andrà spalmato sulla pizza ancora calda aggiungendovi poi un fior di latte spezzettato, un po’ di origano e una foglia di basilico fresco per apportare alla nostra pizza il tipico aroma mediterraneo.
A questo punto il gioco è fatto: le pizze fritte sono pronte per essere servite in tavola: sarà compito di chi le mangerà piegarle in due, evitando di far cadere il condimento, in modo che il calore contribuisca a scioglier e legare al meglio tutti gli ingredienti.
Le pizzelle fritte, come da tradizione napoletana, possono essere mangiate direttamente con le mani senza alcuna complicazione. Un piatto semplice, universalmente noto ma sempre gustoso e attraente.

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