Anche nel 2024 sarà attiva la misura messa a disposizione dal governo per incentivare l’acquisto di elettrodomestici in grado di fornire elevate prestazioni energetiche. Tale bonus corrisponde a una detrazione Irpef pari al 50% della spesa per l’acquisto dell’elettrodomestico e può essere richiesto soltanto se il macchinario deve essere collocato in un immobile in fase di ristrutturazione. Considerata la vastità dell’argomento e degli elettrodomestici che possono essere coinvolti nell’agevolazione fiscale, nel presente articolo si focalizza l’attenzione su uno degli elettrodomestici più importanti presente nelle nostre case: il frigorifero.

Bonus frigorifero 2023: quando si può richiedere?

Il bonus frigorifero 2023 prevede la detrazione fiscale del 50% sulle spese per l’acquisto di un macchinario di classe A+ o superiore. La classe energetica è un parametro cruciale per valutare l’impatto che gli elettrodomestici hanno sull’ambiente e sui consumi: ecco perché la maggior parte dei frigoriferi dei principali produttori è ormai in linea con le direttive che impongono la massima efficienza energetica con il minimo sforzo. La classe energetica, quindi, è la prima discriminante per stabilire se l’acquisto di un frigorifero rientra o meno nel bonus. Poi c’è il discorso della ristrutturazione. Si può beneficiare del bonus solo se l’immobile di destinazione è o è stato interessato nell’ultimo anno da interventi di ristrutturazione, in particolare:

• manutenzione straordinaria su singoli appartamenti;
• ristrutturazione di aree comuni di edifici residenziali;
• ristrutturazione di fabbricati.

Gli interventi di ristrutturazione non devono interessare necessariamente la cucina, l’unica clausola è che siano stati svolti massimo un anno prima dell’acquisto del frigorifero. Si ricorda che lavori di manutenzione ordinaria, come ad esempio la tinteggiatura delle pareti, non rientrano nelle operazioni che danno diritto al bonus. Non ci sono, invece, limitazioni sulla tipologia di frigorifero acquistato: un frigorifero da incasso di classe energetica elevata è idoneo al pari di un modello a libera installazione.

La procedura per usufruire del bonus

Una volta acquistato l’elettrodomestico, sarà necessario riportare ogni anno e per 10 anni consecutivi la relativa quota nello spazio delle detrazioni del Modello 730. Ricevute e fatture di acquisto devono essere conservate anche dopo aver fatto la dichiarazione dei redditi. Affinché la detrazione venga riconosciuta senza intoppi, bisogna inoltre ricordare di inviare la comunicazione all’Enea, operazione che si può svolgere anche online nell’apposita sezione del sito. Il termine stabilito è di 90 giorni dal giorno di collaudo di fine lavori.

Limiti di spesa e scadenza

Come sempre quando si tratta di detrazioni, per pagare l’elettrodomestico bisogna utilizzare metodi di pagamento tracciabili, come la carta di credito o debito o il bonifico bancario: niente contanti, assegni bancari o altri metodi. Lo stesso vale per le spese di trasporto e montaggio. Per quanto riguarda i limiti di spesa, nel 2022 il tetto massimo era pari a 10.000 euro. Nel 2023 questo valore è sceso a 8.000 euro, che di fatto corrisponde a una detrazione di 400 euro all’anno per 10 anni. Nel 2024 il tetto massimo di spesa scenderà ancora a 5.000 euro. L’agevolazione, rinnovata nel 2023, sarà valida fino al 31 dicembre 2024, anche se non si esclude che possa essere ulteriormente prolungata dalle prossime leggi di bilancio.

Bonus simili

Abbiamo detto che una delle condizioni necessarie per ricevere il bonus frigorifero è la presenza di operazioni di ristrutturazione. Tuttavia, ci sono diversi bonus per i quali non è necessaria la ristrutturazione, e si tratta in particolare di quelli destinati a migliorare l’efficientamento energetico in casa. Pensiamo ad esempio ai bonus condizionatori, un altro elettrodomestico molto usato in questi tempi in cui le alte e basse temperature creano sempre più disagi. Elettrodomestici che in futuro dovranno essere sempre più performanti sul piano dell’efficienza energetica, motivo per il quale i grandi produttori si stanno adeguando fin da oggi ai nuovi standard per offrire prodotti rispettosi dell’ambiente e in grado di ammortizzare anche i costi in bolletta per i consumatori.