La protagonista di questa vicenda è una donna colpita da una grave malattia
Chi pensa che i social network abbiano solo aspetti negativi, che impediscano alla gente di relazionarsi nella vita reale e che, in generale, siano nocivi, sbaglia. Tutto sta nell’utilizzo che si fa di questo strumento. E proprio come strumento viene utilizzato da chi non riesce a far sentire la sua voce e lo utilizza come cassa di risonanza. I contenuti che diventano virali, infatti, come si può dedurre dalla parola che li indica, raggiungono in pochi istanti una moltitudine di persone.
Proprio pensando a questo, ha deciso di servirsene una donna disabile che da tempo chiedeva di essere ascoltata ma senza grandi risultati. E come volevasi dimostrare, è bastato qualche click per aprirle una strada che, a quanto sembra, è ora in discesa. La protagonista di questa vicenda è Angela Di Mastromatteo una donna colpita da una grave, quanto rara, malattia che le ha causato delle disabilità. La sua non è però una richiesta particolare o non si pensi che la donna pretendesse chi sa quale contributo tanto da non essere presa in considerazione, semplicemente richiedeva al suo comune di residenza, Fiumicino, un aiuto per quanto riguarda la sua assistenza.
La donna, come capita spesso in caso di malattie rare, ha dovuto provvedere da sé alle cure mediche poiché queste non sono convenzionate con il sistema sanitario. Per 9 anni si è occupata la sua famiglia di pagare i conti dei ricoveri, degli interventi e delle terapie. Ma i soldi, ovviamente, a un certo punto finiscono. Questa è una condizione comune a diverse famiglie in cui si trovi un componente affetto da una malattia rara. In questi casi per far fronte alle spese mediche, in molti chiedono presti a finanziarie o mettendo a confronto sul web prestiti inpdap Esperto Prestiti, o portali simili, se sono dipendenti pubblici. Alcuni riescono a ottenerli, ma anche quel denaro, se non arrivano ulteriori aiuti, finisce.
Angela però ha postato un video su facebook dove rendeva pubblica la sua protesta, uno sciopero della fame, ed è così riuscita ad attirare l’attenzione delle istituzioni, in primis quella del sindaco di Fiumicino che si è già attivato per farle ottenere gli aiuti necessari in tempi celeri e che aveva già, secondo quanto dichiarato, allertato i servizi sociali per questo caso.