Il frutto delle eccellenze italiane
Leggevo tempo fa su un giornale, di un bellissimo progetto iniziato nell’ormai lontano 2004. Mi riferisco all”Orchestra Mozart” a Bologna regalataci dal grande Claudio Abbado, tornato alla casa del Padre solo qualche giorno fa.
E’ tale orchestra, frutto delle eccellenze italiane le cui prove erano gratuite e aperte al pubblico delle scuole. Tale orchestra si è recata presso le Carceri, gli ospedali, i giardini pubblici, le scuole per allietare tutti, indistintamente, per staccar gli ascoltatori dalla realtà, per far crescere interiormente bambini, ragazzi, adolescenti, uomini qualunque con note musicali che sono un tutt’uno con tutti i grandi del mondo musicale, perché in questo modo Claudio Abbado è stato Mozart, Beetoven, Ravel, Mahler, Verdi, Bellini, Schubert, insomma arte allo stato puro.
Il grande maestro è stato nei suoi 80 di vita vissuta, per almeno sessant’anni
un eccellente direttore d’orchestra conosciuto dal mondo intero.
Ho appena ricevuto notizia e sono le 20.30 del 23 gennaio 2014 che quest’oggi
si é spento a 87 anni, anche Ritz Ortolani, l’autore di musiche da film come
“Il sorpasso” “Fratello sole, sorella luna”. Immaginate, mentre volano per il cielo pieno di note musicali, l’uno prende per mano l’altro.
Queste dipartite mi fanno pensare ad un rientro angelico fra gli angeli. Questi due grandi della musica, pur se sotto aspetti diversi sono stati certamente dei luminari per l’innato talento che possedevano ed io credo che assieme ai cori degli angeli allieteranno lo splendore divino, così come hanno allietato, per anni, le nostre menti con musiche divine, celestiali, perché soltanto le eccellenze possono farlo senza confini territoriali.
Attraverso i loro talenti, molti altri talenti sono nati e molti altri ne sbocceranno dato che chi ha la musica nel proprio DNA prima o poi mostrerà le proprie potenzialità musicali.
Così mi é venuto da pensare al tempo dell’antica Grecia e dell’antica Roma. Molti antichi suonavano già da allora arpe, cetre, cembali. Semplicemente perché la musica é eterna, come eterno è colui che hanno donato qualcosa all’umanità.
Chi suona, chi canta, chi dirige, condivide con il resto del mondo la propria arte, impara a donarsi, a condividere speranza, allegrezza, riflessione.
Anche chi coltiva uno sport è come un musicista. Musica e sport completano la
persona, rendendola più sensibile all’ascolto ad alla comprensione. Lo sport e la musica non hanno bisogno di parole perché di per se sono linguaggi non verbali che attraverso le emozioni, le sensazioni che trasmettono fanno evolvere l’individuo verso dimensioni più elevate e profonde.
Adesso immaginate un concerto in un carcere, ambiente limitato e ristretto. Ascoltando musica, ad occhi chiusi o aperti, quegli uomini hanno vissuto un paio d’ore in spazi liberi e pieni di note che danzavano via etere, provando sensazioni uniche che hanno beneficato il cuore e l’animo.
“Questo ha fatto il nostro compianto C. Abbado, ha regalato sorrisi, aria, libertà a chi non la possedeva e come ha detto R. Saviano, ha mostrato di essere egli stesso AMORE, anche per quegli esseri umani e per quel paese che si chiama ITALIA che vuole continuare a crescere e non vuole sentirsi come una nave alla deriva”.
Quello che stavo per dire è che l’orchestra di Mozart creata dal Maestro C.
Abbado è priva di fondi ed ha sospeso temporaneamente l’attività musicale, per
non dire che ne ha chiuso definitivamente i battenti.
R. Saviano sull’espresso n. 3 del 23 gennaio 2014 ha scritto che se fosse stata costituita una fondazione con una propria ragione sociale in grado di catalizzare e usufruire di investimenti stranieri dal momento che l’Orchestra possiede un’indiscussa riconoscibilità, soprattutto all’estero, oggi continuerebbe a stimolare le nostre menti. Ma non tutto è perduto. Ci auguriamo che l’Orchestra Mozart dia lustro al nostro paese per lunghi anni. Grazie al maestro che l’ha ideata da parte di tutti noi.
Da adolescente a scuola mi proposero di andare a scuola di musica, cominciai col violino ma non finii mai gli studi, in realtà avrei voluto fare pianoforte ma non c’erano posti. Papà, in seguito mi chiese se volessi studiarlo, mai io dissi di no. Da grande, per tre anni ho frequentato lezioni di piano e comprato lo strumento col quale, oggi, si allenano i miei nipoti gemelli. Uno studia al conservatorio l’oboe, l’altro il sax. Siamo tutti orgogliosi di loro, perché ci danno tante soddisfazioni, inoltre fanno parte anche di un concerto bandistico. Ricordo che qualche anno fa in occasione di un compleanno hanno fatto un piccolo saggio telefonico. Adesso, cari genitori, mettetevi nei panni
dei vostri figli, entrate, molto attentamente in empatia con loro, annusate quelli che sono i loro talenti naturali ed indirizzateli verso la libertà interiore. Chi cresce libero sarà libero per l’eternità, perché ha fatto e farà sempre scelte sensate ed oculate. Chi viene costretto a fare cose che non ama, prima o poi abbandonerà quello che gli altri hanno scelto per loro.
MariaPina
- Cronaca
- Attualità
- Politica
- Sport
- Spettacolo
- Lettere
- Primo Piano
- Salute & benessere
- Parliamo di…
- News
- Attualità
- Cronaca
- Politica
- Sport
- Spettacolo
- Lettere
- Sponsor
- Varie
- Fiumicino
- Ostia
- Fregene
- Maccarese
- Parco Leonardo
- Isola Sacra
- Passoscuro
- Palidoro
- Torrimpietra
- Aranova
- Tragliatella
- Tragliata
- Testa di Lepre
- Le vignole
- Focene
- Shopping central