
“Ho voluto raccontare le testimonianze di chi ha visto spezzar via, in un istante, case, vite e speranze”
di Fernanda De Nitto
Siamo abituati a conoscere Giuseppe Conzo come studioso e appassionato di astronomia, fondatore e promotore del Gruppo Astrofili Palidoro, l’Associazione che si occupa di divulgazione astronomica nel territorio di Fiumicino.
Ma Giuseppe recentemente si è lanciato in una nuova avventura editoriale, decidendo di mettere per scritto, nel libro “La Forza di Ricominciare”, la sua storia di bimbo abbandonato nato nel dolore dell’Irpinia dilaniata dal terremoto del 1980. L’autore ha in questi giorni avviato una campagna di crowfunding attraverso la casa editrice Bookabook, destinata alla pre-vendita online del libro che sarà pubblicato ed edito qualora si arrivasse alle duecento copie vendute.
– Una nuova avventura nata dal desiderio di raccontare la tua storia di bimbo abbandonato, insieme con quelle di tante donne che nella tragedia del terremoto del 1980 non sempre hanno trovato la forza di reagire. Quando e come è nata la voglia di raccontare il tuo vissuto?
“Ho scoperto da adulto la mia vicenda personale di bambino adottato, durante gli anni più bui del terremoto dell’Irpinia. Da questa verità ho deciso di approfondire le mie origini, andando a raccontare non solo le mie vicende personali bensì i fatti reali, seppur romanzati, per evidenti esigenze di pubblicazione e privacy, precedenti, e soprattutto successivi a quella fatidica data del 23 novembre 1980, quando la terra tremò cancellando interi paesi e lasciando dietro di sé distruzione, dolore e un vuoto incolmabile. La mia storia personale è quella di un neonato nato ad ottobre del 1981, praticamente un anno dopo la grande scossa, probabilmente concepito nelle tendopoli e nei rifugi installati subito dopo la tragedia. Luoghi di disperazione, ma anche di miracoli, dove le donne, seppur sotto il peso della tragedia, continuavano a dare alla luce figli grazie alla cura e l’attenzione delle levatrici, che instancabilmente hanno sempre assistito queste giovani madri in tutte le loro coraggiose o drammatiche decisioni di vita. Per scrivere il libro ho impiegato cinque anni, con alcuni momenti di pausa, scoprendo nel tempo quanto la mia storia fosse simile a quella di tanti altri bambini più o meno fortunati di me”.
– Quali sono le motivazioni personali od oggettive che ti hanno incoraggiato a scrivere questo volume?
“Nel libro ‘La Forza di Ricominciare’ ho voluto dare voce a tutte quelle storie, in particolare di donne, che nel dolore della catastrofe hanno affrontato con disperazione la solitudine, per paura, per pudore, per rispetto e soprattutto per vergogna. Io sono uno dei quei neonati accolti nel brefotrofio di Mercogliano, un luogo di profondo dolore, dove però ho trovato la mia speranza di vita grazie a due genitori adottivi che, a diciotto mesi, mi hanno accolto da figlio nella loro famiglia. Il brefotrofio purtroppo ha sempre avuto una storia ambigua fatta di attenzioni ma anche di scarsa cura e di personale ridotto al minimo per un numero quasi indefinito di neonati e bambini. Molti di quei neonati hanno trovato una nuova vita altrove grazie al grande cuore di tante persone che, non sono rimaste indifferenti di fronte al grido di aiuto e disperazione di una comunità che tra le rovine ha cercato in tutti i modi di reagire attraverso coraggio e perseveranza. La solidarietà, la generosità e la speranza non avevamo mai smesso di vivere. Ogni piccolo gesto, ogni piccola donna e piccolo uomo salvato costituiva un atto di resistenza contro la morte“.
– Nel tuo libro sono raccolte testimonianze e racconti di tanti uomini e donne che hanno vissuto quel 23 novembre 1980 come il giorno più buio della loro vita. Come si sviluppa nel volume il tragico evento?
“Ho voluto raccontare di quel giorno e delle ore 19.34, ascoltando voci e testimonianze di chi nel tremore che sconquassò la terra ha visto spezzar via in un istante case, vite e speranze. Ho scelto logicamente di farlo in forma romanzata con nomi di personaggi ed avvenimenti inventati, tranne tutto ciò che concerne la mia storia personale. La casa editrice Bookabook ha ritenuto che la trattazione fosse ben documentata, sia sotto l’aspetto storico che letterale, e per questo ha voluto investire sul mio progetto”.
– La casa editrice Bookabook investe, infatti, sugli autori di testi inediti partendo da un’operazione di crowfunding per poi arrivare alla pubblicazione. Come fare quindi per acquistare il volume “La forza di ricominciare”?
“Ad oggi dal sito della casa editrice è possibile procedere al pre-ordine del volume. La pubblicazione del testo sarà successiva, solo dopo l’acquisto in prevendita di oltre 200 copie del libro. In una settimana abbiamo raggiunto circa il 50% dell’obiettivo, augurandomi di poter in tempi brevi raggiungere la totalità delle copie e permettere a tutti i lettori di avere una versione edita del testo. Per conoscere la mia storia e procedere all’acquisto in prevendita basta collegarsi al seguenti link https://bookabook.it/libro/la-forza-di-ricominciare/“