di Alessandra Zauli
 
Qualche giorno fa ho avuto il piacere e l’onore di incontrare Domenico Perna Ruggiero per scambiare “due chiacchiere” riguardo al suo ultimo libro “Fiumicino il suo mare, il suo fiume, la sua marineria” che verrà presentato oggi pomeriggio al Tiber Hotel di Fiumicino.
 
Il libro parla di Fiumicino, della sua storia, delle sue potenzialità e di coloro che hanno contribuito alla sua crescita ed al suo sviluppo. Un viaggio attraverso un racconto affascinante ed interessante, chiaro e scorrevole
 
Perché l’interesse a questo tipo di argomento? “Perché la storia - ci racconta Domenico Perna Ruggiero - se possibile, va raccontata quando ancora sono in vita coloro che l’hanno vissuta in prima persona; solo loro possono raccontare e trasmettere le sensazioni reali del momento e contestualizzare i fatti all’interno del momento storico nel quale è avvenuto”.
 
Domenico Perna Ruggiero, svolge attività politica sul territorio fin dalla gioventù, vive e lavora da sempre per Fiumicino. E’ uno dei padri fondatori del Comune di Fiumicino, poiché fermamente convinto delle potenzialità del territorio. Da molto prima che Fiumicino diventasse autonomo rispetto al Comune di Roma, già negli anni '70 ha una chiara visione futurista dello sviluppo che l’intera area avrebbe potuto avere. Vanta numerose pubblicazioni ed incarna, al momento, la memoria del nostro paese.
 
"Fiumicino era un piccolo agglomerato di case, nelle quali vivevano poche persone - ricorda Domenico Perna Ruggiero -  che si conoscevano tutte tra di loro, che vivevano fondamentalmente attraverso l’agricoltura e la pesca. Ad oggi, principalmente con la nascita dell’aeroporto Leonardo Da Vinci, abbiamo superato gli 80.000 residenti e questo numero è in costante crescita. Nonostante i grandi passi in avanti, fatti in questi anni, c’è ancora moltissimo da fare".
 
E’ stato interessante, attraverso l’ascolto del racconto di Domenico Perna Ruggiero, constatare quanto alcune questioni annose, che vengono riproposte costantemente ai giorni nostri, affondino le radici in periodi molto lontani nel tempo, come i collegamenti, attraverso i mezzi di trasporto, con Roma, la necessità di un ospedale, la nascita del porto turistico, le potenzialità della pesca, il piano regolatore ed i vincoli ad esso legati, solo per citarne alcuni.
 
"A volte mi chiedo se, molti di noi, quando esprimono la propria opinione riguardo questi importanti temi, siano supportati da quella che definisco conoscenza dell’argomento" attraverso le sue parole Domenico Perna Ruggiero, mette nero su bianco ciò che siamo stati, avremmo potuto essere, siamo e potremo diventare. Il suo libro, dal mio punto di vista, è questo "conoscenza".
 
Per scriverlo c’è voluto molto tempo, ha voluto sottolineare, poiché argomenti di questo tipo richiedono ricerche approfondite e specifiche, ma leggerlo consente di avere una visione del tutto a 360 gradi. Tra i suoi numerosi futuri progetti c’è anche quello di raccontarci come si svolgeva la vita nei primi anni ’40 verso la fine della guerra.
 
Attraverso il suo interessante racconto ho avuto anche il piacere di scoprire la storia di alcuni personaggi ai quali sono state intitolate vie o piazze, orgoglio del nostro paese, uno su tutti Enrico Molinari.
 
Per concludere mi auguro che Domenico Perna Ruggiero, dopo questo libro, continui a regalarci, ed uso non a caso questo verbo, perché di questo credo si tratti, meraviglie di questo tipo che ci consentano di conoscere il nostro meraviglioso territorio, ricco di storia.