
Presentato il suo libro già insignito della menzione speciale a Casa Sanremo Writers 2025
Il tramonto romano, la voce antica del Gianicolo e la maestosa Fontana dell’Acqua Paola hanno fatto da cornice a un evento che ha unito letteratura, memoria e impegno sociale.
Qui, davanti a uno dei simboli eterni della città, Dino Tropea ha presentato il suo libro Lasciato Indietro, già insignito della menzione speciale a Casa Sanremo Writers 2025. Non una semplice autobiografia, ma un vero manifesto culturale e umano, capace di parlare a più generazioni.
La serata è stata calorosa e intensa: amici di sempre, sostenitori storici e nuovi lettori si sono ritrovati insieme in un abbraccio collettivo che qualcuno, dal pubblico, ha definito “l’onda di Lasciato Indietro”. Un’onda che cresce, fino a diventare movimento.
Un libro che diventa voce collettiva
Nato dal racconto intimo di un’infanzia segnata da abbandoni e ferite, il libro si trasforma in un’opera corale che affronta diritti dei minori, bullismo, alienazione parentale, salute mentale ed educazione. La scrittura diretta di Tropea mette al centro resilienza e rinascita, mostrando come dal dolore possa nascere forza.
Particolarmente toccante il ricordo del professor Agostino Bruzzone, autore della prefazione e recentemente scomparso: un momento silenzioso, condiviso con commozione, che ha legato il mondo accademico alla comunità presente.
Gli ospiti e la coralità degli interventi
A condurre la serata è stato Riccardo Ferrero, regista e sceneggiatore, che ha saputo trasformare la presentazione in un racconto collettivo. Con Tropea ha condiviso non solo un’affinità umana, ma anche il parallelo sorprendente tra cinema e vita militare, due mondi diversi ma uniti da disciplina, ruoli e responsabilità.
Accanto a lui l’attrice e autrice Paola Lorenzoni ha dato voce a pagine intense del libro. Ha letto poesie come Ad Onda, dedicata alla figlia, e Catania, omaggio alla città natale, insieme a brani dai capitoli Lasciato Indietro e Lasciare Andare. Le sue interpretazioni hanno reso palpabile il cuore del testo, passando dalla memoria al distacco, dal dolore alla rinascita.
La giornalista Viviana Normando ha prestato la sua voce al brano La storia si ripete, un viaggio dalla preistoria ai conflitti moderni. La sua lettura ha fatto emergere la ciclicità della violenza e ha lasciato nel pubblico una domanda inquietante: siamo pronti a un futuro in cui l’umanità stessa rischia di essere lasciata indietro?
Non sono mancate presenze artistiche di rilievo, come il musicista Nicola Buffa e l’uomo di televisione Emanuele Vincenzo Ferrara, che hanno aggiunto respiro trasversale alla serata.
Le voci professionali
Tra gli interventi più sentiti, quello della dottoressa Imma Savarese, pediatra e neonatologa del Bambino Gesù, compagna di vita di Tropea e prima lettrice del libro. Ha raccontato come la cura non sia solo atto medico ma gesto d’amore, lo stesso che guida la sua vita professionale e personale.
La psicologa Sonia Buscemi, amica di lunga data, ha definito Lasciato Indietro “un saggio psicologico travestito da autobiografia”, spiegando come il libro abbia una funzione catartica, capace di trasformare la ruminazione del dolore in parola liberata.
La partecipazione dell’amico Generale Pietro Barbera, rappresentante della Pro Loco di Focene, ha suggellato il legame tra letteratura e territorio. Così come la presenza di Padri in Movimento, associazione che promuove la bigenitorialità, a ribadire che il libro non è solo testimonianza ma anche proposta concreta.
Grazie al contributo dell’Associazione Il Posto delle Fragole e del progetto Cadenze Letterarie, la serata ha unito teatro, musica, psicologia e impegno sociale in un unico percorso.
Le immagini della serata, firmate dal fotografo delle celebrità Giancarlo Mauri, amico di Mondo Spettacolo, hanno fissato l’anima dell’evento. Insieme ai giornalisti presenti, tra cui Massimiliano Baglioni e Gabriele Steri, i suoi scatti sono diventati autentici testimoni di Lasciato Indietro.
Lasciato Indietro non è più soltanto un libro. È un’esperienza che diventa comunità, un’onda che raccoglie voci diverse e le trasforma in messaggio universale: non lasciare nessuno indietro.
Per una notte, il Fontanone del Gianicolo non è stato solo il fondale di una presentazione letteraria, ma il palcoscenico di un tributo alla resilienza, alla memoria e all’impegno condiviso.






