Lo sviluppo delle dinamiche psico-sociali moderne sta marcando sempre di più i forti contrasti sullo stile di vita, che vedono da una parte l'aumento della sedentarietà e delle  relative conseguenze (sovrappeso, problemi particolari ecc…) e dall'altra il martellante stereotipo della bellezza fisica come un'assoluta necessità per essere accettati dagli altri.

 

Negli ultimi decenni si è letteralmente triplicata l'incidenza dell'obesità, prevalentemente nei Paesi del cosiddetto primo mondo con delle tendenze preoccupanti di aumento dei casi di sovrappeso durante l'infanzia e l'adolescenza nelle grandi Paesi in via di sviluppo. Si è visto che dove è stato deciso di applicare delle tasse aggiuntive alle bevande zuccherate in varie parti del mondo i risultati sulla salute sono stati incoraggianti, così un gruppo di ricerca ha pensato di studiare l'impatto della stessa tipologia di tassazione anche sugli snack ad alto contenuto di zucchero.

 

Secondo il proprio studio pubblicato sul British Medical Journal, per contrastare l’obesità crescente tra la popolazione, gli stessi ricercatori hanno dedotto che questa nuova tassa potrebbe ottenere risultati ancora migliori rispetto a quella applicata sulle bevande zuccherate.

 

Per questo l'attività fisica fatta in casa non deve essere trascurata. È stato dimostrato essere capace di ridurre i livelli di VLDL, ovvero lipoproteine a densità molto bassa che sono in circolazione del sangue (in buona parte trigliceridi) ed aumentare al contempo quelli di HDL, cioè quello che comunemente viene chiamato "colesterolo buono".

 

Scientificamente ci sono ancora dei dubbi sulla capacità di ridurre le lipoproteine LDL (meglio conosciuto con l'appellativo di "colesterolo cattivo"). Da questo deriva che nel caso di aumento dei valori di HDL, ma quasi stabili i livelli di LDL, nel complesso il colesterolo totale può aumentare un po'; uno scenario di questo tipo non deve assolutamente allarmare, dato che riguarda solo la frazione buona (HDL): si traduce in una conseguente diminuzione ovvia e matematica del rapporto LDL/HDL, vero predittore del rischio di patologie del sistema cardiovascolare.

 

L'attività aerobica è fondamentale per bruciare i grassi. Non è necessario frequentare costose palestre per svolgere gli esercizi necessari al contenimento del peso corporeo e del livello dei grassi, con notevole giovamento anche per ogni altro apparato organico e del sistema immunitario. Le linee guida consigliano un'attività fisica moderata di 30-40 minuti al giorno per almeno 5 giorni alla settimana, oppure un'attività fisica intensa di 30 minuti al giorno di svolta a giorni alterni.

 

Esercizi ad intensità moderata possono essere il camminare a passo svelto, usare la cyclette e lo stepper. Proprio lo stepper è l'ideale per mirare l'allenamento, distinguendo fra serie di affondi, piegamenti e combinazione con manubri, con precisi impatti anche estetici su zone specifiche del corpo. Esercizi ad elevata intensità possono essere alcuni tipi di danze, la ginnastica aerobica, il jogging, il tennis o nuoto agonistico.

 

A tutto questo è doveroso affiancare un corretto stile di vita che includa una sana alimentazione bilanciata, capace di mantenere in perfetta armonia il cervello e l'intestino.