"Dia de los muertos" la festa dei defunti dal Messico anche in Italia

Venerdì, 03 Novembre 2023 20:11

Autore: Fiumicino-Online

Domenica 5 novembre un corteo musicale mascherato, allietato dai “mariachi”, si inoltrerà per le strade della capitale

di Patrizio Pavone
 
In Italia, come in gran parte del mondo, si considera il 2 novembre come ricorrenza dei defunti. Molti cristiani  vanno a trovare i propri parenti o amici che si trovano sepolti nei vari cimiteri italiani. Altri fanno celebrare delle messe in loro ricordo. In Messico invece questa ricorrenza viene vissuta in altro modo, con uno spirito ben diverso, non triste ma allegro, e il giorno dei morti dura quasi una settimana.
 
Questi festeggiamenti, di origine precolombiana, portano avanti una tradizione antichissima. Infatti quando gli spagnoli arrivarono in America nel XVI secolo, fusero i propri riti a quelli degli indigeni locali, dando luogo ad un sincretismo che mescolò tradizioni europee ed azeche. Facendo coincidere il giorno di tutti i Santi con la festa mesoamericana, si creò così il Giorno dei Morti, ovvero “Dia de muertos”.
 
Sul finire del XIX secolo José Guadalupe Posadas ha creato una versione personale della morte con il nome di Katrina. Nell'ultimo secolo è diventato di moda tatuarla. Le comunità messicane continuano ancora oggi a portare avanti la tradizione di questa festa. La morte è vista come una continuazione della vita e l'aldilà viene immaginato simile al nostro mondo dove si vive come sulla Terra.
 
Durante la festa, come viene immaginato dal famoso cartone animato Coco della Disney, è possibile ricongiungersi con i propri cari in quanto arrivano nel mondo dei vivi. Per permettere questo è necessario preparare un altare con carta molto colorata, con le foto dei propri cari defunti, con fiori, profumi, incensi e vivande o bevande care ai gusti delle persone raffigurate nelle immagini, con tante candele colorate, dei teschi di cioccolato o zucchero oppure di pietra o cristallo ed anche oggetti usati da quei morti.
 
La festa poi si sposta fuori dalle case, nelle strade e nei cimiteri con musica, con bevande e cibi tradizionali, combinati a numerose rappresentazioni caricaturali della morte, con balli, cortei festosi, con numerose maschere raffiguranti Katrina per l’elemento femminile e Katrin per quello maschile. Gli stessi cimiteri si trasformano in un luogo armonioso, delizioso, festoso: si portano bevande e cibarie e si allestiscono sulle stesse tombe dei banchetti , veri luoghi di ritrovo per tutta la notte.
 
Questa tradizione da anni si è espansa fuori dal suo luogo di origine arrivando anche in Italia. E non solo a Napoli o Palermo, dove certe tradizioni folcloristiche o religiose trovano da sempre un terreno fertile ma anche in altre città della penisola, come Milano e Roma. Complice il fatto che i messicani in Italia sono sempre più numerosi, arrivando a contare oltre 8.000 residenti, quasi sempre coniugati con italiani ed italiane.
 
In particolare questi festeggiamenti hanno toccato il suo massimo il 2 novembre presso l’Ambasciata Messicana a Roma, nel quartiere nomentano, dove è stato organizzato un ricevimento grazie all’Ambasciatore Carlos Eugenio Garcia de Alba Zepeda e ai suoi collaboratori, dove si sono ascoltate musiche messicane e gustati cibi caratteristici.
 
I festeggiamenti si concluderanno domenica 5 novembre alle 11 in piazza del Popolo a Roma, dove un corteo musicale mascherato, allietato dai “mariachi”, si inoltrerà per le strade della capitale raggiungendo piazza Navona.
 
 
 
 
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