Ceccanibbio, un salto nel passato ...

Giovedì, 16 Giugno 2011 12:11

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Il CEA, Centro Educazione Ambientale ha organizzato per sabato 18 e domenica 19 giuno due itinerari di visita guidata
Sabato 18 giugno, alle ore 16.30 l'appuntamento è per tutti alla stazione Metro di Castel Fusano, per seguire l'itinerario che ci porterà lungo il canale dei Pescatori.
Mentre domenica 19 giugno il CEA ha organizzato un salto nel passato, con la visita al sito paleontologico della Polledrara di Cecanibbio. Appuntamento alle ore 10.50 e si raccomanda la prenotazione telefonica che è obbligatoria e va fatta al CEA entro sabato 18 giugno, perchè il numero di posti è limitato ed è previsto un biglietto di ingresso di 5 Euro solo adulti under 65.
Questa visita è un vero salto nel passato, fino a 300 mila anni fa, tra l’elefante antico, antenato del mammut, il bue primigenio, il lupo e gli altri grandi mammiferi dell'epoca. Le enormi zanne dei grandi elefanti, i loro scheletri, le corna dei buoi o dei cervi sono alcuni dei reperti perfettamente conservati nel giacimento della Polledrara di Cecanibbio, a Castel di Guido. Il sito archeologico risale al Pleistocene ed è il più ricco d’ Europa quanto a resti di elefante antico e l’unico in Italia ad avere tracce dei bufali di 300 mila anni fa.
Gli scavi sono iniziati nel 1985, ma già alcuni reperti erano venuti alla luce e danneggiati dagli aratri dei contadini. In quel luogo 300 mila anni fa scorreva un piccolo corso d’acqua. Sul fondo dell’alveo si sono accumulate nel corso di 2 o 3 mila anni, le ossa di animali morti sulle rive del torrente e poi arrivati in quel punto con le correnti. Il fiume si è poi trasformato in una palude a causa dei detriti di origine vulcanica. In quella fase gli animali che arrivavano nell’alveo rimanevano imprigionati e lì morivano. Mentre le ossa depositate nel fiume vengono smussate o spezzate, quelle depositate nell’alveo sono perfettamente conservate. Grazie al fluoro si sono fossilizzate e sono state ricoperte da uno strato di grafite e di terra. Accanto allo scheletro di un lupo intrappolato dentro il corpo di un elefante e di numerosi resti di uccelli acquatici sono stati ritrovati reperti di Homo erectus, manufatti calcareo silicei portati sul fiume dall’uomo che probabilmente veniva in questa zona per nutrirsi degli animali morti.
Appuntamento: ore 10.50 in via di Cecanibbio, traversa via dell’Arrone. Da Maccarese, prendere via del Fontanile di Mezzaluna, dall’Aurelia uscire all’incrocio Fregene Cesano, prendere via dell’Arrone che si percorre per circa 5 km poi girare a destra su via di Cecanibbio e continuare fino al sito paleontologico, attenzione strada sconnessa.
 
Per le vostre prenotazioni: CEA tel. 06.50917817  lunedì, mercoledì, venerdì, sabato 9.30 - 12.30 / Cellulare 347.8238652 - 327.4564966  mercoledì e venerdì ore 15.00 – 18.00
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