Circa 8.000 i messicani che vivono in tutta la penisola, 1.100 tra Roma e Fiumicino
di Patrizio Pavone
Una serie di iniziative nella capitale, promosse dall’ambasciatore messicano a Roma e Santa sede, Carlos Eugenio Garcia De Alba Zepeda, per festeggiare la fine del dominio spagnolo nell’attuale Messico.
Venerdì, si è svolta una sontuosa festa alla quale ha partecipato anche il Ministro dell’Interno italiano Piantedosi, il Presidente della Regione Lazio Rocca e il Sottosegretario agli Affari Esteri.
La cerimonia si è svolta nella magnifica villa che è sede dell’Ambasciata in via Spallanzani nel quartiere Nomentano-Trieste da oltre 100 anni. Gli invitati, circa 600, hanno gustato le prelibatezze della cucina messicana, offerte assieme a bevande di ogni genere, accompagnate dalla musica dei Mariachi del gruppo di Romatitlan che con chitarre, violini, trombe e “chitarron” hanno dato vita alle allegre note del paese.
L’ambasciatore ha ricordato i forti legami che uniscono i popoli italiani e messicani, che hanno una bandiera ugualmente tricolore e i ben 1.100 messicani che vivono a Roma e Fiumicino, dei circa 8.000 che vivono in tutta la penisola. Ha poi ringraziato della restituzione al Messico di oltre 600 reperti archeologici che si trovavano impropriamente in Italia. Il sottosegretario agli Affari Esteri, ha sottolineato, che il Messico è il maggiore partner commerciale dell’intera America Latina.
Inoltre è stata data notizia dell’avvio di 5 voli a settimana diretti, Fiumicino – Città del Messico, e ben sette durante il periodo estivo della compagnia AereoMexico e Neos Air Fiumicino – Cancun e ritorno. Un incremento enorme di viaggiatori che scambievolmente visitano i due paesi, ricchi di storia e di opere d’arte del passato di due antiche civiltà ugualmente importanti.
Sabato, alle ore 16 l’incontro a Piazza di Spagna e domenica, Piazza Pio XII alle ore 14, hanno completato questo evento. Da notare che tra i presenti al ricevimento vi era anche una banda irlandese, nel costume con gonnellina e calzettoni, che ha intonato numerose canzoni come “O sole mio” oppure “Arrivederci Roma” e numerosissimi italiani che hanno salutato l’anniversario con il caratteristico grido “Viva Mexico!”
