
Appuntamento venerdì 10 luglio ore 20.45 ad Ostia Antica nella Sala Riario
LUDWIG VAN BEETHOVEN Le più evocative composizioni pianistiche 4 celeberrime Sonate, eseguite da Giovanni Bellucci “Chiaro di Luna”; “La Tempesta”; “L’Aurora”; “Appassionata”.
Beethoven scrisse “L’Arte rappresenta sempre la Divinità e il rapporto umano con l’Arte è religioso”. Ma il concetto è ulteriormente puntualizzato dal genio di Bonn attraverso un’affermazione degna del più puro panteismo naturalistico: “Dio nell’Universo e l’Universo in Dio onnipotente, nella foresta! Io sono beato, felice:ogni albero parla attraverso di te, o Dio! Che splendore! In una tale regione boscosa, in ogni cima vi è pace, la pace per servire Lui. Nel bosco c’è un incanto. E’ come se in campagna ogni albero mi facesse intendere la Sua Voce dicendomi: santo, santo!”
Le quattro composizioni scelte per il concerto sono quattro capolavori indiscussi del repertorio pianistico, ispirate da elementi naturali quali la Luce, il Buio, l’Acqua, il Fuoco. Simboli ben conosciuti (“esperti”, cioè sperimentati, direbbe Dante) da qualsiasi essere vivente, figure psicologicamente rilevanti, che per Beethoven fungono da scintilla generatrice per sviluppare i meravigliosi organismi sonori, che hanno reso inconfondibile l’Arte del “Ludovico Van” di kubrickiana memoria.
Nell’attribuire a Giovanni Bellucci il premio discografico “Editor’s choice”, per l’esecuzione della colossale Sonata di Beethoven Op. 106 “Hammerklavier”, la rivista britannica Gramophone dichiara “Egli è un’artista destinato a continuare la grande tradizione italiana, storicamente rappresentata da Busoni, Zecchi, Michelangeli, Ciani, Pollini”. Il magazine francese Diapason colloca Bellucci nella Top Ten dei pianisti lisztiani della storia accanto alla Argerich, ad Arrau, Brendel, Ciccolini, Cziffra, Kempff, Zimerman.
Info e Prenotazioni: cell. 3683146157






