E' stato questo un insolito martedì di campionato, che ha molto su cui recriminare: il gol prima convalidato e poi annullato a Imperato, un penalty per evidente fallo di mano in area, dopo neanche un minuto di gioco; l’inversione della punizione dalla quale nasce il due a uno dell’Artena, prima per gli Orange e poi assegnata ai padroni di casa. Una gestione dei falli (uno solo fischiato all’Artena dal quarto del secondo tempo in poi) e dei cartellini non proprio in linea. L’infortunio di Robinson, uscito dal campo dopo quattro minuti di gioco e gli acciacchi di Arribas e Verrone. L’Artena non ruba nulla, per carità. Queste sono partite da tripla. E i padroni di casa una formazione granitica, che dietro fa massa come poche. Ma certo, dopo aver giocato alla pari per tutto il primo tempo e aver schiacciato l’Artena dietro 30 minuti buoni concedendo solo due tiri, di cui uno su palla inattiva, la sconfitta brucia. La banda Lattanzi, al di là di tutto, dimostra di non essere seconda a nessuna in questa C1 e di avere un gioco e un’identità da prima della classe. Parlano i numeri: Colaceci re dei bomber. E la differenza reti, + 41 contro il + 25 dell’Artena.
LA PARTITA Isola in campo con la formazione tipo. De Filippis, Robinson, Imperato, Guerra e Colaceci. Partono meglio gli Orange, che sfiorano il gol dopo 40 secondi, tiro di Robinson deviato, Colaceci non ci arriva di un niente, e recriminano per un fallo di mano in area al primo di gioco. Al quarto la prima svolta della partita. Robinson, uno che in queste partite fa sempre la differenza, esce in lacrime dal campo per un guaio muscolare. Per quindici minuti buoni la banda Lattanzi si perde. Gli equilibri dietro saltano, la squadra balla e l’Artena si fa vedere diverse volte in avanti. De Filippis è sempre bravo e toglie le castagne dal fuoco. L’Isola, superato lo shock iniziale, si rimette in carreggiata intorno al ventesimo con tre occasioni ghiotte, la traversa di Verrone su scarico di Guerra da calcio d’angolo. La sassata di capitan Imperato al trentesimo fuori di poco. E la classica girata di Colaceci, che accarezza il palo. Più Artena che Isola nel primo tempo, ma Orange in partita e pericolosi negli ultimi dieci di gioco.
SECONDO TEMPO Orange in campo con De Filippis, Verrone, Imperato, Arribas (gran partita dell’argentino) e Veronesi. Novanta secondi e Isola pericolosissima con una punizione dalla sinistra di Imperato. Al secondo l’altra svolta. Cross di Rossi, De Filippis esce in presa alta ma viene sbilanciato da Rocchi. La palla passa e si infila in rete, uno a zero Artena e bolgia. Gli Orange non ci stanno e schiacciano dietro l’Artena. Arribas è ovunque e confeziona due palle gol. Al dodicesimo dopo un mischione Imperato ci mette la zampa. Pari per l’Isola. I due arbitri prima indicano il centro del campo poi annullano. Il motivo? Oscuro. Veronesi ci prova da fuori, ma è il solito Colaceci a fare uno a uno. Palla al centro, stop e giro, palla in rete. Al ventesimo punizione per l’Isola. L’arbitro prima concede poi inverte il fallo. Tiro di Giuliani e gol. Artena nuovamente avanti. L’Isola continua a premere, Guerra e Colaceci al ventiduesimo vanno ancora vicini al pareggio che arriva un minuto dopo su azione insistita, con Arribas bravo a mettere dentro da due passi. I padroni di casa sembrano alle corde, si mettono dietro e non escono più. Gli Orange hanno il totale controllo della palla ma decidono di vincere invece che addormentare la partita portandosi via un punto d’oro. Al trentaduesimo, in pieno extra time, arriva la doccia fredda. Bello stop di Rocchi e tiro dal limite, palla dentro per la vittoria dell’Artena.
