
I toscani hanno meritato la vittoria in virtù del gioco messo in luce allo stadio Anco Marzio
di Umberto Serenelli
La capolista Livorno prevale all’Anco Marzio contro l’Ostiamare. Troppo forti i toscani che hanno così mostrato di meritare l’attuale primato nel girone E del campionato di serie D. All’Anco Marzio i livornesi sono apparsi un collettivo ben attrezzato con elementi tecnici di spessore oltre che tatticamente in grado di difendersi con ordine e di aggredire sfruttando soprattutto i corridoi laterali.
Un complesso molto cinico in avanti e ben organizzato dietro con la prima linea dei gabbiani che non è mai riuscita a metterlo alle corde. Sospinta dal caloroso apporto dei tifosi biancoviola, l’undici di Minincleri si è misurato con grinta sul rettangolo verde ma in alcune circostanze la differenza è apparsa abbastanza evidente. Il fischio d’inizio dell’incerta giacchetta di Barletta vede il Livorno minaccioso con Ndoye il cui tiro viene deviato da Rossetti che costringe Morlupo a una parata a terra. All’11’, punizione a pochi passi dalla linea di fondo battuta da Cabella che viene intercettato in tuffo sulla linea di porta dall’ottimo Cordelli. Al 16’, arriva il vantaggio molto contestato dai padroni di casa. Cross in area per Rossetti chiuso da tre difensori, l’astuto attaccante tira la maglia al capitano Pinna e colpisce con un braccio la sfera consentendo al solitario Russo di sbloccare il risultato con un diagonale.
A parte la distrazione del direttore di gara, appostato fuori area e coperto da alcuni giocatori, i difensori lidensi hanno mostrato in questa circostanza molta ingenuità. I tirrenici incassano e tremano, al 24’, su incursione di Bacciardi sventata da Pontillo in angolo. Sugli sviluppi, da pochi passi, Risaliti non trova lo specchio della porta. Alla mezz’ora Camilli chiama in causa due volte Cordelli. Prima del riposo arriva il raddoppio dei toscani con un micidiale diagonale di Malva che chiude i giochi. Al 46’, è impreciso Rasi.
I secondi 45’ si aprono con il Livorno che abbassa il baricentro dell’azione e si affida ai contropiedi. All’8’ è bravo Morlupo a spedire in angolo un tiro ravvicinato di Regoli. Al 22’, slalom di Marinari con un insidioso cross su cui non intervengono gli avanti livornesi. È il nuovo entrato Kouko che ispira Vagnoni murato prima di battere a rete. Al 31’, centro di Rasi risolto da una provvidenziale uscita di Cordelli. Il match si chiude con l’Ostiamare proiettata nella metà campo dei toscani nel vano tentativo di accorciare le distanze.
OSTIAMARE–LIVORNO 0-2
OSTIAMARE: Morlupo, Cabella, Pinna, Frosali (13’ st Lazzeri), Camilli (22’ st Kouko), Rasi, Proietti (42’ st Marrali), Vagnoni, Persichini, Mbaye (22’ st Mercuri), Pontillo (31’ st Sacko). A disp. Calabrese, Peres, Checchi, Brugi. All. Minincleri.
LIVORNO 1915: Cordelli, Risaliti, Siniega, Russo (1’ st Regoli), Malva (21’ st Luci), Bacciardi (38’ st Calvosa), Ndoye (5’ st Bonassi), Bellini (42’ st Dionisi), Marinari, Brennari, Rossetti (1’ st Gucci). A disp. Ciobanu, Arcuri, D’Ancora. All. Indiani.
ARBITRO: Spina di Barletta.
ASSISTENTI: Lovecchio di Brindisi e Caricati di Conegliano.
RETI: 16’ pt Russo, 45’ Malva.
NOTE: Ammoniti Frosali, Marinari, Mbaye, Mercuri. Angoli 3 a 3