
Michela Califano (PD): “Aumenti ingiusti, serve una vera strategia per il turismo di Fiumicino”
La decisione della maggioranza di centrodestra che guida il Comune di Fiumicino di aumentare in modo strutturale la tassa di soggiorno accende lo scontro politico e la protesta degli operatori turistici. A esprimere forte preoccupazione e solidarietà al comparto è Michela Califano, consigliera regionale del Partito Democratico, che denuncia una scelta penalizzante per un settore già in difficoltà e priva di una visione strategica per il rilancio del territorio.
“Come consigliera regionale del Partito Democratico esprimo forte preoccupazione e piena solidarietà agli albergatori e agli operatori del turismo di Fiumicino per la decisione approvata in Consiglio Comunale dalla maggioranza di centrodestra guidata dal sindaco Baccini” lo dichiara Michela Califano Consigliera regionale del Lazio del Partito Democratico.
“Con la delibera 26/2025 – prosegue – l’Amministrazione ha eliminato la maggiorazione giubilare di 2 euro per il 2026, ma ha contestualmente operato un aumento strutturale delle tariffe ordinarie della tassa di soggiorno fino al 22-25% rispetto al 2024. Un rialzo che colpisce duramente le strutture ricettive già provate da un Giubileo che, per Fiumicino, si è rivelato una grande delusione in termini di presenze turistiche”.
“Invece di cogliere l’opportunità offerta dal Governo nazionale – evidenzia – che ha prorogato per il 2026 la possibilità di mantenere la maggiorazione straordinaria (destinando il 30% allo Stato per esigenze sociali) senza toccare le tariffe base, la Giunta Baccini ha scelto di fare cassa direttamente sulle spalle degli imprenditori locali”.
“Si tratta di un aggravio significativo per le 36 strutture alberghiere e per le centinaia di attività extra-alberghiere del territorio – rimarca Califano – in un momento di grande difficoltà economica. Il Gruppo consiliare del Partito Democratico di Fiumicino lo aveva denunciato in tempo e aveva chiesto al Sindaco di tornare indietro su questa scelta penalizzante, ma anche questa volta non è stato ascoltato”.
“L’Assessore D’Intino – aggiunge – definisce questo ‘lieve adeguamento’. Le categorie, invece, sono sul piede di guerra: considerano l’aumento un ulteriore disagio per un settore già in sofferenza, dopo un Giubileo deludente, e temono un impatto negativo sui bilanci. Gli operatori chiedono da anni misure concrete: un Infopoint in aeroporto, una navetta dedicata, cartellonistica turistica visibile. Promesse rimaste quasi sempre sulla carta“.
“Quella della Giunta Baccini è una toppa peggiore del buco – ribadisce – invece di investire in promozione, attrattive culturali, decoro urbano e collegamenti, si preferisce tassare di più chi già fa fatica a tenere aperte le strutture. È l’ennesima dimostrazione di un’Amministrazione senza una strategia turistica seria, che scarica sui privati l’incapacità di valorizzare le enormi potenzialità di Fiumicino, dalla vicinanza all’aeroporto ai siti archeologici, dal litorale alla riserva naturale.
Il Partito Democratico è al fianco degli operatori del turismo e chiede un immediato ripensamento: servono politiche di rilancio vere, non nuove tasse” conclude Michela Califano






