
Gonnelli e De Vecchis:”Le regole valgono per tutti, non per Montino”
“Mentre commercianti e cittadini saranno costretti, se non vogliono essere multati, a pulirsi il proprio marciapiede, senza però sconti sulla Tares, il neo sindaco di Fiumicino e il presidente della commissione cultura, al contrario, possono fare come vogliono – ribadisce De Vecchis – e chi se ne frega se l’articolo 1 dell’ordinanza anti degrado vieta di affiggere ‘manifesti e qualsiasi altra forma di informazione, comunicazione e pubblicità al di fuori di spazi autorizzati’, e quindi ‘su elementi del patrimonio pubblico e su arredi urbani’, compresi anche i bandoni. Perché le leggi valgono sempre per i più fessi, ovvero cittadini e commercianti. Anche perché, a voler essere puntigliosi, una legge o un’ordinanza che viene emanata di solito abroga le disposizioni antecedenti. Ma questo, per la maggioranza, è pur sempre un optional”.
“Le leggi qui a Fiumicino sono interpretative, a uso e consumo di Montino – sostiene il capogruppo del Pdl – un consiglio, a questo punto per evitare spiacevoli equivoci, il sindaco apporti una modifica e sull’ordinanza specifichi: è fatto divieto per tutti, tranne che per chi appartiene a questa maggioranza. Anche perché andando avanti di questo passo prima o poi Ferreri ci farà pure la morale su come Montino possa evitare di gettare i rifiuti nei cassonetti, perché lui è lui e noi invece…”.
“Ferreri non poteva dare migliore risposta – afferma il leader della coalizione di centrodestra, Mauro Gonnelli – il presidente della commissione cultura conferma quello che si temeva: da una parte si fanno ordinanze anti degrado, dall’altra però si autorizza l’affissione di manifesti su bandoni, steccati, ponteggi, anche di cantiere. Atteggiamento, e su questo mi smentisca, che cozza in pieno con l’ordinanza che impone ai poveri cittadini multe salatissime se le aree prospicenti i loro affacci, le loro abitazioni o attività vengano trovate sporche, pur facendogli pagare in pieno la tassa sui rifiuti, mentre a chi appartiene a questa maggioranza permette tutto, anche attaccare sui bandoni manifesti che puntualmente si strappano e finiscono a terra sporcando l’ambiente”.
“Ma per loro non è degrado – sottolinea Gonnelli – è civiltà e anche un po’ cultura. Visto che Montino doveva rappresentare il cambiamento cominci a dare il buon esempio. Sulla mia partecipazione agli eventi dell’Estate di Fiumicino, Ferreri si sbaglia di grosso: senza mettermi troppo in mostra ho fotografato direttamente con il mio cellulare quasi tutti gli appuntamenti ai quali non ho visto né Ferreri né tutta questa gente di cui lui parla. A meno che lui non tenda moltiplicare per cento ogni persona. Se poi ritiene che tener chiusa per 2 giorni la Darsena per un gruppo che è stato fatto esibire senza un palco e illuminazione, attaccato a una batteria dell’auto per alimentare l’audio, beh queste cose non si vedono nemmeno nel disperato Afghanistan. E non ci sarebbe nemmeno bisogno della mia partecipazione per giudicare gli scarsi risultati: sono gli stessi cittadini a farlo quotidianamente”.
“Il deserto assoluto di partecipazione costato 90mila euro è sotto gli occhi di tutti – incalza il leader della coalizione di centrodestra – Ferreri non sviasse e provi a convincerci che questi soldi pubblici, prelevati dalle tasse dei cittadini, sono stati ben spesi. Anzi faccia una cosa, lo vada a chiedere direttamente lui a commercianti e cittadini. Il 99 per cento hanno odiato questo spreco e sperpero di denaro”.






