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Tagli ai costi della politica

Satta:”finalmente un atto politico e coerente”

“Non si può rimanere in silenzio di fronte a un gesto come quello del Capo dello Stato che definirei epocale. Mai nella storia della Repubblica italiana si era assistito a un tale provvedimento, altamente responsabile, in un particolare momento di crisi del Paese. Al populismo della classe politica che da anni parla di tagli ai costi della politica e di sacrifici, che però finiscono poi per pesare sempre e solo sulle famiglie, finalmente un atto coerente”. È quanto dichiara il capogruppo della lista civica Noi Insieme, Luigi Satta riferendosi alla decisione del Presidente della Repubblica di rinunciare all’adeguamento del suo stipendio all’indice dei prezzi al consumo, stabilito dalla legge 23 luglio 1985, n. 372. E di restituire al Tesoro una somma complessiva di 15milioni di euro nel triennio 2011-2013, e di 562.737 euro nell’anno 2014. Risparmi effetto dell’attuazione dei decreti per l’applicazione del contributo di solidarietà sulle pensioni e per la riforma delle pensioni di anzianità.
“Non saranno certo le mie parole a stimolare la coscienza dell’intera classe politica dopo il grande segno di responsabilità del Presidente Napolitano – sottolinea Satta – ma credo che, per il rispetto che il popolo italiano merita, servirebbe un simile gesto anche da parte dei parlamentari, rinunciando ai privilegi che ricevono in dote dal proprio mestiere. Spero di non essere etichettato come il pazzo del momento, perché quando si toccano temi così caldi non si può immaginare le reazioni. Sarebbe però solo sufficiente ricordare loro di essere nostri concittadini, dal Nord al Sud”.
 
 
 

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