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Prove carico viadotto dell’aeroporto, Costa: “Presenterò un’interrogazione in Consiglio per visionare i verbali ANAS”

“Non serve un limite a 50 km/h, per decidere le sorti del tratto di viadotto”


“Sto ricevendo ogni giorno, decine e decine di segnalazioni, da parte di automobilisti, che si sono visti recapitare il verbale di contravvenzione, in moltissimi casi, anche più di uno destinato alla stessa persona, per l’infrazione al codice della strada per superati limiti di velocità, in corrispondenza dell’autovelox posto alla fine del viadotto dell’aeroporto in direzione aeroporto” lo dichiara il consigliere comunale Stefano Costa, capogruppo Fratelli d’Italia.
 
“Limite che – prosegue – in precedenza era fissato a 60 km orari, mentre per decisione di ANAS, è stato ridotto a 50 km orari, con apposita ordinanza. Premesso che l’ANAS è legittimata a modificare i limiti di velocità, su una qualsiasi strada che gestisce, in virtù dell’art. 37 del Codice della strada, che prevede appunto l’eventuale diminuzione dei limiti, già espressamente fissati dal comma 1 dell’art. 142 del medesimo codice, allo stesso tempo però, risulta anomalo, che per una modifica così rilevante, considerando il tratto stradale interessato, sia per mole di traffico giornaliero, che per caratteristiche strutturali del punto in cui il suddetto limite è stato diminuito, nonostante sia stata modificata l’apposita segnaletica stradale, non sia stata data adeguata informazione né da parte di ANAS, proprietaria della strada in questione, né da parte del Comune di Fiumicino, dove essa insiste, mediante testate giornalistiche locali e mediante la pagina facebook del Comune stesso, il quale avrebbe potuto servirsi anche dei tabelloni informativi, presenti nelle varie località del nostro territorio”.

“Una nota a riguardo da parte del Comune – aggiunge Costa – peraltro con una dichiarazione del Comandante della Polizia Locale, è arrivata pochi giorni fa, solo a seguito delle numerose segnalazioni degli automobilisti, che dopo aver ricevuto i verbali di contravvenzione, chiedevano lumi su questo nuovo limite imposto”.
 
“Tornando all’impatto prodotto da questa modifica – sottolinea – non comprendo come non si sia preso in considerazione l’elevato numero di automobilisti che percorrono questo tratto, visto che permette il collegamento tra Isola Sacra e Fiumicino, ma anche tra il X° Municipio  e l’aeroporto intercontinentale, dove molti si recano a lavorare, ragion per cui, ci si sarebbe aspettata una comunicazione più massiccia e capillare”.

“Altro aspetto, forse più importante – ribadisce Costa – affidandoci alle dichiarazioni della Comandante dei vigili,  è che la modifica sia stata decisa da ANAS, per motivi riguardanti la sicurezza, in riferimento alla stabilità dello stesso viadotto, su cui il limite già esistente, è stato diminuito e su questo aspetto, ci sono diverse osservazioni da elevare. Innanzitutto c’è da far notare, che l’autovelox è posto alla fine del viadotto ovvero già sul rettilineo, che porta alla rotonda di recente realizzazione, in direzione aeroporto o Roma e non sul viadotto stesso, che visti i più volte dichiarati problemi di stabilità, sarebbe stato più idoneo, installarlo in corrispondenza del  tratto di viadotto valutato precario”.

“Infatti a tal proposito – rimarca – la decisione di diminuire il limite a 50 km/h, deriva dalle prove di carico effettuate da ANAS nel Giugno 2020, con le quali si sarebbero dovute decidere le sorti del tratto di viadotto, che va da via della Scafa all’intersezione con via dei Montgolfier, per entrambi i sensi di marcia. Tali prove, hanno dato come esito, la decisione di abbattimento e ricostruzione del tratto di viadotto in questione, ovvero quello originario, non interessato dagli interventi di ristrutturazione che hanno coinvolto invece l’altro tratto di viadotto, avvenuti sul finire degli anni Novanta”.

“A questo punto – incalza – l’osservazione che mi preme dover muovere,  è come sia possibile, stabilire un limite di velocità per un senso di marcia, misurato con apposito strumento di rilevazione elettronica, mentre per l’altro senso, ciò non sia stato previsto, nonostante per tutto questo tratto di viadotto e per entrambi i sensi di marcia, a seguito delle prove di carico, sia stato disposto l’abbattimento, dell’intero tratto, per motivi di sicurezza?”.

“Se quindi l’abbattimento è cosa certa, perché certa è l’instabilità del viadotto – puntualizza – non sembrerebbe a mio giudizio altrettanto certa la motivazione, per la quale sia stato diminuito il limite preesistente. Anzi potrei aggiungere, facendo osservare, che in prossimità del semaforo installato in corrispondenza del bivio su via dei Montgolfier, in direzione Ostia, nelle ore di punta, con il semaforo rosso, si formano code di autoveicoli fermi anche per parecchi minuti in posizione statica, su questo tratto valutato a forte rischio. In virtù di questo ragionamento, il semaforo posto in questo punto, appare molto rischioso per le code che è in grado di formare sul viadotto stesso, che invece a mio avviso, andrebbe posto a valle del viadotto, prima del suo tratto in salita, proprio per evitare un costante appesantimento statico, dovuto al semaforo rosso posto alla sua estremità”.

“La posizione del Comune inoltre, fin troppo accondiscendente nell’accettare silente questo nuovo limite imposto – premette – nonostante che nel recente passato, sul finire dello scorso Aprile, il Sindaco, mosso dalle numerose segnalazioni degli automobilisti, chiese ad ANAS di disattivare il semaforo messo in funzione pochi giorni prima, in corrispondenza dell’incrocio tra la fine della rampa di via dei Montgolfier e via della Scafa, richiesta peraltro non ascoltata, forse è dettata e motivata, dalle ragioni di fare ‘cassa’, visto che i ‘proventi’ derivanti dal pagamento da parte dei distratti e male informati automobilisti, delle relative contravvenzioni, andranno a rimpinguare le già provate casse comunali, messe a dura prova dalle conseguenze economiche legate al covid-19“.

“In ragione di queste osservazioni – ha detto Stefano Costa – presenterò un’interrogazione in Consiglio, indirizzata al Sindaco e all’assessore competente, affinché si possano visionare i verbali di ANAS sulle prove di carico effettuate nel Giugno 2020, per poter convocare successivamente i suoi referenti, allo scopo di valutare l’effettiva condizione del viadotto, visto che il progetto di abbattimento e ricostruzione, non sarà pronto prima del 2022 e considerando altresì, che già nel 2018, i lavori avrebbero dovuto essere assegnati in somma urgenza e che nonostante le numerose e costanti sollecitazioni e pressioni sul viadotto stesso, provocate anche e soprattutto dal semaforo e non invece da un limite di velocità più elevato, siamo arrivati alla seconda metà del 2021, ma quel tratto di viadotto, considerato pericolante e  per il quale si paventava un crollo da un momento all’altro, ancora è in piedi e ancora è percorso ogni giorno da migliaia migliaia di automobilisti“.
 
“Vorrei inoltre approfittare di questo spazio – conclude il capogruppo Fratelli d’Italia – per ricordare a questa Maggioranza troppo  distratta e a volte ‘intraprendentente’ su questioni che riguardano la pubblica sicurezza, ma molto presente su altre questioni, evidentemente ritenute meritevoli di maggiore attenzione e intervento, che lo scorso 15 Marzo, è stata approvata una mia mozione, con la quale chiedevo l’intervento di potatura degli alberi su un tratto di via Portuense, intervento che avrebbe scongiurato la presenza di rami sporgenti sulla carreggiata, pericolosi sia per i mezzi pesanti e per il loro contenuto, che per le vetture, che molto spesso si trovano a dover fare fronte ai rami abbattuti dai suddetti mezzi pesanti. Siamo ad Agosto, ma i rami ancora crescono in maniera prepotente e rigogliosa sui propri alberi, ma di questo intervento per il quale il Consiglio, si sia espresso a favore, non vi è alcuna traccia. Vorrà dire che bisogna confidare nell’Autunno, che oltre alle foglie, magari farà cadere anche i rami, allorché si auspica, che il Comune almeno si attiverà per andarli a raccogliere”.
 
 
 

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