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Porto crocieristico di Fiumicino, le preoccupazioni arrivano anche dal X Municipio

Ambiente, lavoro e tutela del litorale al centro del dibattito nel Consiglio municipale di Ostia

 

 

Carlo Rosati, segretario di Avanti Fiumicino, è intervenuto questa mattina al Consiglio tematico del Municipio X di Roma, dedicato al progetto del porto per le navi da crociera di Fiumicino, un tema che – parallelamente a quello della quarta pista aeroportuale – sta assumendo un ruolo sempre più centrale nel dibattito politico locale.

 

Oggi abbiamo avuto il piacere e l’onore di essere ospiti del Consiglio tematico del X Municipio di Ostia sul progetto del porto delle navi da crociera – ha dichiarato Rosati – un argomento che coinvolge direttamente il nostro territorio e quello della vicina Ostia”.

 

Nel corso della seduta, Rosati ha sottolineato di aver ascoltato con grande attenzione e di aver condiviso le argomentazioni espresse dai consiglieri Marco Possanzini (Sinistra Italiana) e Valerio Facchinelli (Europa Verde), già firmatari della mozione approvata nelle scorse settimane contro la realizzazione della quarta pista. “Con loro – ha spiegato – abbiamo di fatto avviato un percorso comune di tutela dell’ambiente e delle persone che vivono nel nostro territorio e in quello di Ostia”.

 

Secondo quanto emerso nel dibattito, i consiglieri hanno posto l’accento sulle inevitabili ricadute ambientali del progetto del porto crocieristico. Un’opera che, al di là della retorica con cui viene presentata dall’attuale amministrazione, rischierebbe di provocare un danno irreparabile all’ecosistema del litorale, interessando un lungo tratto di costa, dalle spiagge fino alla Tenuta presidenziale di Castel Porziano.

 

È stata inoltre evidenziata l’assenza di reali benefici sociali legati alla realizzazione dell’infrastruttura. Rosati ha ribadito come venga smentita l’idea di un significativo incremento occupazionale: il flusso ingestibile di migliaia di persone non si tradurrebbe automaticamente nello sviluppo di attività commerciali locali né nella creazione stabile di nuovi posti di lavoro.

 

“Il porto delle grandi navi – ha concluso Rosati – non è e non può diventare in alcun modo un vantaggio per il nostro territorio. Siamo convinti che l’approfondimento dei documenti, degli iter tecnico-scientifici e le necessarie verifiche nelle sedi opportune sulla reale bontà e utilità dell’opera finiranno per smentire ogni illusione, aprendo definitivamente gli occhi alla cittadinanza”.

 

 

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