Durante la commissione, i consiglieri di opposizione hanno sollevato proteste in merito alla scelta della data per il prossimo consiglio comunale
Si è tenuta oggi, venerdì 4 agosto, la commissione congiunta per la discussione, tra le varie cose, del progetto di porto crocieristico della Fiumicino Waterfront (Royal Caribbean) inserito nel Decreto Giubileo 2025.
Durante la commissione, i consiglieri di opposizione hanno sollevato proteste in merito alla scelta della data per il consiglio comunale, 10 agosto, che sembrerebbe voler escludere la partecipazione democratica non soltanto della cittadinanza, ma dei consiglieri stessi ai quali era stata comunicata la data del 4 agosto come termine dei lavori consiliari.
La consigliera Valentina Giua (Pd) ha espresso le sue perplessità sulla fattibilità pratica di un progetto che sembra essere avulso dalla realtà nel promettere ripascimenti con i sedimenti di risulta dai dragaggi del porto in discussione e tasse di sbarco che sollevano dubbi sull’effettiva applicabilità normativa.
La consigliera ha poi domandato se sia lecito inserire a Decreto un progetto di questa portata a mezzo di una nota sindacale, una lettera inviata dall’ex sindaco Montino, senza aver comunicato tale decisione al Consiglio e senza esser passati tramite aula consiliare affinché la scelta fosse presa democraticamente.
Stessa rimostranza è stata sollevata da altri consiglieri di minoranza, la maggior parte dei quali non erano a conoscenza dell’esistenza di tale richiesta da parte dell’allora sindaco di Fiumicino.
La consigliera Bonanni (Sinistra Italiana e Reti Civiche) ha sollevato una discussione di competenza in merito all’interpretazione della L. 84/94 e relativa normativa che sembrerebbe uscirne enormemente forzata nell’attribuire a un privato poteri che sono di competenza statale, ammonendo le commissioni congiunte sulla pericolosità di aderire a tale interpretazione forzata del testo di legge.
L’intervento del consigliere Angelo Petrillo (Lista Civica per Ezio Sindaco) ha tenuto poi a sottolineare come la conferenza del 2019 sul vecchio progetto con variante crocieristica avesse ricevuto un parere molto meno che favorevole dal Ministero dei Beni Culturali e del Turismo che ha descritto il progetto come profondamente invasivo del tessuto urbano di Isola Sacra, col rischio di far risultare questo progetto preclusivo per la fruizione della zona del Faro e enormemente impattante per il territorio fragile nel quale si va a inserire, al punto da farlo diventare “una città nella città”.
Con la nota del consigliere Paolo Calicchio, che auspica un maggiore coinvolgimento del consiglio tramite una condivisione trasparente di tutta la documentazione inerente al progetto e la designazione di una commissione ad hoc per lo studio e valutazione del porto in oggetto, la seduta si è conclusa senza interventi di maggioranza con la sola chiusura da parte del sindaco Baccini.
Con l’intervento del consigliere Ezio Di Genesio Pagliuca, che ha dichiarato l’incompatibilità del progetto crocieristico privato della Waterfront con il progetto del porto commerciale (anch’esso comprendente vocazione crocieristica, il Primo Cittadino ha specificato come l’attuale stato delle cose sia derivato da un percorso cominciato dalla vecchia amministrazione con la richiesta fatta mediante non una, ma ben tre lettere scritte da Esterino Montino al Commissario straordinario del Giubileo, Roberto Gualtieri.
Al sindaco Baccini preme poi sollecitare i lavori consiliari per poter garantire al Comune di Fiumicino un posto nella governance di tale progetto ed evitare il rischio di commissariamento che porterebbe a un’esclusione di Fiumicino dal tavolo decisionale.
Ha assicurato, poi, che la delibera da presentare in consiglio sarà semplicemente un atto formale che contempla l’attuazione di un progetto salvo autorizzazione della V.I.A. con la quale si dovrà esprimere in materia il Ministero dell’Ambiente.