
Ferreri: “Portare più armi nella zona del conflitto non è la giusta soluzione per porre fine ad una guerra”
“Il NO, ad un sesto invio di armi in Ucraina, espresso in modo forte e chiaro dal nostro Segretario Nazionale On. Paolo Ciani, ha di fatto dato uno scossone ad una politica appiattita sull’immaginaria idea che portare più armi nella zona del conflitto sia la giusta soluzione per porre fine ad una guerra che dura ormai da un anno” lo dichiara Maurizio Ferreri, Capogruppo Demos Fiumicino.
“Un NO più volte ribadito nelle sedi istituzionali – rimarca – che di certo non vuole difendere in nessun modo un paese invasore o condannare un paese che si difende, ma vuole esprimere la nostra convinzione che la guerra può terminare solo attraverso accordi politici“.
“Dopo un anno dall’inizio del conflitto – aggiunge Ferreri – bisogna prendere atto che le azioni diplomatiche messe in campo dai paesi europei per ‘il cessate il fuoco’ in Ucraina, sono state veramente molto deboli. In momenti decisivi come questi è necessario effettuare serie riflessioni che possono essere le conseguenze di una linea politica prettamente offensiva e indirizzata più alla guerra che alla negoziazione”.
“Per questo motivo noi di Democrazia Solidale, saremo presenti all’evento di ‘Europe for Peace’ (Clicca qui) che si terrà lunedì 20 febbraio ore 14:30 nella Sala consiliare del Comune di Fiumicino, per ribadire, come nell’articolo 11 della Costituzione, il nostro ripudio alla guerra come mezzo di risoluzione e appoggeremo sempre ed in ogni luogo Movimenti e Organizzazioni che promuovono un’idea di pace attraverso il dialogo e non le armi” conclude il Capogruppo Demos Fiumicino






