
“Non c’è sovrattassa per futuri piani sviluppo” la replica alla interrogazione di Morassutt
Non esiste alcuna sovrattassa d’imbarco applicata ai passeggeri in partenza dall’aeroporto di Fiumicino. A chiarirlo è stato il sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti Antonio Iannone (FdI), intervenendo in Commissione Trasporti della Camera per rispondere a un’interrogazione presentata dal deputato Roberto Morassut (PD).
Al centro del dibattito, un presunto contributo di 12 euro che, secondo l’interrogazione, verrebbe applicato ai viaggiatori in partenza dallo scalo di Aeroporto di Fiumicino per finanziare il futuro ampliamento dell’aeroporto.
Iannone ha spiegato che questo importo non è una tassa né un prelievo aggiuntivo, ma una voce tariffaria prevista dalla normativa e introdotta oltre dieci anni fa, rientrante nei normali diritti aeroportuali di approdo e partenza.
Il sottosegretario ha inoltre precisato che gli investimenti vengono inseriti in tariffa solo dopo essere stati effettivamente realizzati, e non in anticipo o su base programmatica. Questo significa che non esiste alcun incasso preventivo per opere future.
“Il sistema tariffario attualmente in vigore – ha ricordato Iannone – è stato introdotto con la convenzione del 2012 tra ENAC e Aeroporti di Roma, ed è basato sui costi reali sostenuti dal gestore, sotto la vigilanza di un’autorità indipendente. Proprio nel giugno scorso, tale autorità ha approvato la revisione dei diritti aeroportuali per Fiumicino, confermandone la coerenza con la normativa vigente”.
Nonostante i chiarimenti, Morassut ha espresso perplessità sulla risposta, ribadendo la necessità di garantire massima trasparenza sull’utilizzo delle risorse raccolte attraverso le tariffe aeroportuali.






