
Piacentino: “Cambierà il paradigma politico attuale, superando l’alternanza centrosinistra, centrodestra”
“Oggi 25 aprile in una data storica per il nostro Paese fondiamo il Partito della Costituzione Italiana (clicca qui). Promuovendo in tutto il territorio nazionale i consigli costituzionali autorganizzati dai cittadini per riscoprire, difendere ed attuare la carta Costituzionale” lo dichiara Luciano Piacentino, promotore nazionale.
“Il Partito della Costituzione Italiana – prosegue – soggetto politico e culturale di respiro nazionale che cambierà il paradigma politico attuale, superando l’alternanza centrosinistra, centrodestra, incapace e complice del Neoliberismo che da quarant’anni ha impoverito, negato i diritti sociali, civili, svenduto e privatizzato le industrie e le banche strategiche del nostro Paese ignorando e ostracizzando la nostra carta Costituzionale per la ricchezza di pochi. Passando per la riforma liberista della Banca d’Italia e il Ministero del Tesoro nel 1981 che di fatto sancì la vendita dei nostri titoli di stato nel mercato speculativo ad interessi alti indebitando per decine di miliardi tutto il popolo italiano che faticosamente paga ogni anno, ai trattati di Maastricht alla Perdita della sovranità monetaria”.
“La privatizzazione delle industrie strategiche – incalza Piacentino – la precarizzazione selvaggia del lavoro, la politica dei salari bassi insufficienti all’inflazione, i tagli per oltre 30 miliardi di euro la Sanità Pubblica, i tagli alla Scuola Pubblica, all’Università con numeri chiusi, tasse insostenibili e borse di studio esigue, la ricerca scientifica ridotta al minimo, il diritto alla casa divenuto un privilegio, il diritto alla pensione una chimera per pochi, l’abbandono del sud d’Italia e delle comunità montane”.
“La Mancanza – aggiunge – di una visione strategica per la valorizzazione del nostro immenso patrimonio culturale, storico, archeologico e ambientale. La mancanza di una politica demografica coraggiosa per famiglie e giovani che condanna il nostro Paese ad un inarrestabile declino ed invecchiamento della popolazione italiana, nonchè ad una emigrazione interna ed esterna al paese creando sacche di desertificazione demografica, economica e democratica”.
“La violazione degli articoli della nostra carta Costituzionale non si ferma neanche davanti l’articolo 11 dove vieta all’Italia di entrare nelle controversie internazionali in caso di conflitto. Tutti i nostri governi e partiti politici, passati e presenti, sono uniti nel fornire armi all’Ucraina per l’ammontare di circa 20 miliardi di euro, non solo mettendo a rischio il nostro Paese ad una guerra nucleare, ma anche sottraendo risorse economiche al tessuto sociale, culturale e produttivo” conclude Luciano Piacentino, promotore nazionale del Partito della Costituzione Italiana inmovimento.






