
Caroccia (Udc):”Esterino Montino rappresenta una svolta per questo territorio”
“La candidatura di Esterino Montino rappresenta una svolta per questo territorio” lo ha affermato il segretario dell’Udc di Fiumicino, Angelo Caroccia, questa mattina durante la conferenza stampa che si è svolta per ufficializzare l’appoggio dell’Unione di Centro alla candidatura di Esterino Montino, per la coalizione del centro sinistra, a sindaco del comune di Fiumicino.
“Siamo stanchi – prosegue – di chi amministra con il freno a mano tirato. Dobbiamo uscire dalla logica del paese per entrare in quella di città e per farlo dobbiamo affidarci a chi conosce, dopo grandi esperienze istituzionali, questo territorio e ha tutte le carte in regola per dargli una nuova prospettiva”.
“E’ quanto questo comune ha bisogno – sostiene Caroccia – una persona che conosca nel dettaglio la macchina amministrativa. Occorre avere un quadro completo della situazione, per poter intervenire subito e nella maniera migliore. Secondo noi, poi, bisogna aprire un tavolo con l’aeroporto per chiedere una tassa di cinquanta centesimi a passeggero. Soldi – conclude Caroccia che dovranno servire all’abolizione dell’Imu sulla prima casa”.
“Questa è una competizione difficile che vogliamo vincere al primo turno – aggiunge Francesco Carducci, consigliere regionale uscente – Esterino è una persona seria, di alto profilo, la proposta migliore per amministrazione e cittadini e per un territorio che ha grandi potenzialità di sviluppo. Fiumicino ha bisogno di una svolta nei metodi e nei programmi”.
“E’ necessario un cambio di passo – è quanto ha ribadito Esterino Montino durante il suo intervento – questa comunità ha necessità di lasciarsi alle spalle ogni divisione ideologica. Il mio programma si fonda sulla carta d’intenti che mi ha portato a scendere in campo – spiega il candidato sindaco del centro sinistra – i punti che l’Udc ha messo nel proprio programma sono condivisibili. Siamo in una fase in cui dobbiamo dare risposte. Sull’aeroporto Leonardo Da Vinci, intanto, che è una polveriera sociale. I dipendenti sono legati allo scalo o all’indotto con contratti a termine che scadono dopo tre mesi. Bisogna chiedere il rispetto della clausola sociale che garantisca lavoro alle persone. Succede a Malpensa e a Linate e non vedo perché non debba accadere qui a Fiumicino. Lo ritengo un atto di giustizia sociale. Sono convinto che il nostro territorio abbia grandi potenzialità inespresse. C’è bisogno del contributo di tutti se vogliamo ragionare in un’ottica di ampio respiro che possa dare a questo comune il riscatto che aspetta da troppi anni”.






