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Interruzione acqua potabile, Costa: “Comprensibili le proteste e i disagi dei cittadini”

“Un’Amministrazione attenta avrebbe dovuto vigilare sul corretto adempimento informativo”


“In occasione di un intervento straordinario sulla rete idrica da parte di Acea Ato 2, avvenuto nella tarda serata di venerdì 17 e conclusosi nella mattinata di sabato 18, si è verificata l’interruzione o l’abbassamento di pressione in buona parte del territorio di Isola Sacra, a partire dalle 22:00 di venerdì, fino alle 12:00 circa del giorno seguente. Fin qui tutto normale, salvo il fatto, che gli interventi straordinari, resi necessari evidentemente per migliorare le linee idriche e presumibilmente la loro portata, producano alla cittadinanza effetti di natura emergenziale, se nei confronti della stessa, non viene data idonea e capillare informazione, come in effetti si è verificato nel caso specificolo dichiara Stefano Costa capogruppo FdI al Comune di Fiumicino.

“Infatti – aggiunge – a parte un comunicato web sulle testate giornalistiche locali, nel quale peraltro non tutte le vie coinvolte da questo disservizio, sono state menzionate, null’altro è stato prodotto dalla suddetta società, in particolare non sono stati affissi gli utilissimi e ben più adeguati avvisi informativi, sulle strade interessate, sui muri di cinta e sui cancelli delle abitazioni potenzialmente interessate”.

Di fronte a questa grave negligenza – rimarca Costa – alcuni miei colleghi dell’Opposizione di centrodestra, hanno subito evidenziato questa carenza comunicativa ad opera di Acea, sottolineando altresì, che  questi ultimi giorni, caratterizzati da temperature così alte e straordinarie per il periodo, la mancanza di acqua corrente nelle abitazioni, può rappresentare un grande problema, specialmente per le persone più fragili, come anziani e bambini, oltre che arrecare disagi ad alcune attività economiche, specialmente le strutture ricettive”.

“Di fronte a queste osservazioni – prosegue – nelle quali i miei colleghi evidenziavano anche una certa inerzia da parte del Comune, c’è stata la replica come al solito stizzita, del capogruppo del PD locale Calcaterra, il quale con i soliti toni boriosi ed irriverenti, ha accusato l’Opposizione di strumentalizzare le comprensibili proteste e i disagi dei cittadini, per attaccare l’Amministrazione, anche quando la stessa non abbia responsabilità su ciò che succede”.

“Vorrei fare presente al sopra citato consigliere – sottolinea il capogruppo FdI – che i comunicati dei colleghi di centrodestra, sono stati pubblicati immediatamente dopo l’interruzione dell’erogazione idrica e quindi conseguenziali alle prime allarmate segnalazioni relative alla mancanza di un servizio, che fornisce un bene primario come l’acqua e non frutto quindi, di uno studiato e mirato pretesto per attaccare l’Amministrazione”.

“Sappiamo tutti benissimo – prosegue – che è competenza della società in questione, informare la cittadinanza, ma è altrettanto vero, che un’Amministrazione attenta, oltre che a condividere semplicemente il comunicato di Acea sulla pagina facebook del Comune, avrebbe dovuto vigilare sul corretto adempimento informativo, cosa che purtroppo non è avvenuta. D’altronde ai cittadini, non occorre l’intercessione dell’Opposizione, per rendersi conto dell’assenza di un’adeguata e puntuale informazione, da parte di chi governa il nostro Comune. Ormai il termine ‘ritardo’ è entrato di diritto a far parte di queste ultime due consiliature, costituendone elemento caratterizzante, come infatti è successo proprio pochi giorni fa, in occasione del grave incendio occorso al TMB di Malagrotta, per il quale solo a distanza di diverse ore, il Comune ha dato relativa informazione alla cittadinanza, come del resto in ritardo, è stata comunicata il giorno seguente, la chiusura dei nidi prima e delle scuole dell’infanzia in un secondo momento, nelle località del Comune, prossime al luogo di questo brutto incidente, arrecando non pochi disagi ai genitori”.

Essere vicino ai cittadini, non significa fare book fotografici – ribadisce Stefano Costa – utili per i vari profili social, in occasione di improbabili tagli di nastro per opere che a volte, oltre a non essere utili, risultano addirittura arrecanti disagi alla comunità, ma significa essere vicino ai propri concittadini, nei momenti di difficoltà e di emergenza, che si stanno vivendo in questi giorni, cosa che invece non sta avvenendo, dato il generale approccio blando sia del primo cittadino, che della sua Maggioranza”.

“Nella sua replica il consigliere Calcaterra, nel tentativo di scagionare l’Amministrazione da ogni responsabilità sull’accaduto, ha contemporaneamente asserito che questa ricade esclusivamente su Acea Ato 2 – evidenzia –  la quale è tenuta oltre a gestire, a manutenere e a programmare gli interventi anche ad informare gli utenti su eventuali disservizi. In virtù di questa affermazione, crediamo che qualora ci fossero  imprese, come quelle deputate alla ricezione turistico/alberghiera, che volessero chiedere un risarcimento per i danni economici subiti, crediamo che il Comune non abbia alcuna remora, nel volerle supportare nella loro azione legale, magari costituendosi parte civile. In un recente passato infatti, il Comune si è costituito parte civile avverso il sottoscritto, a supporto della dirigente scolastica della scuola G.B.Grassi, in occasione della riapertura scolastica nell’Ottobre 2020, nel periodo post lockdown, soltanto perché, in virtù del ruolo che gli elettori mi hanno conferito, spinto da numerose segnalazioni allarmate di genitori in apprensione per i propri figli, ho semplicemente chiesto di risolvere delle criticità logistiche, nell’esclusivo interesse di alunni e genitori, richiesta evidentemente però mal digerita da chi dovere”.

“Concludo facendo notare al suddetto consigliere, che la presenza assidua in aula, da parte dei rappresentanti dei cittadini, è ovviamente auspicabile oltre che per il regolare svolgimento dei lavori e per dare seguito agli indirizzi politico-amministrativi del Consiglio, anche e soprattutto per rispetto degli elettori che ci hanno accordato la loro fiducia. Questa presenza però deve essere di qualità, democratica e rispettosa nei confronti dei colleghi e del luogo stesso, ovvero l’Aula consiliare, in quanto massima espressione di democrazia a livello locale, tutti aspetti che invece non si sono riscontrati nel consigliere Calcaterra, a maggior ragione del ruolo che detiene, di capogruppo del partito più rappresentato in aula, visti i diversi episodi di violenza verbale e fisica di cui si è reso protagonista nei confronti dei suoi stessi colleghi di Maggioranza, ben oltre il normale e costruttivo dibattito, come in realtà si è voluto far credere. Il Consiglio, i presenti e la comunità tutta, ancora attendono le scuse ufficiali del consigliere Calcaterra” conclude Stefano Costa capogruppo FdI al Comune di Fiumicino.
 
 
 
 

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