
Commenti e solidarietà anche da alcuni esponenti della politica locale
Il Sindaco Esterino Montino ha revocato l’incarico di Garante dell’Infanzia a Roberto Tasciotti. Dalla lettera che ha formalizzato l’interruzione del rapporto di fiducia tra le parti, si leggono alcune “palesi e ripetute inadempienze” da parte del Garante che avrebbero motivato il Primo Cittadino a prendere una posizione così netta nei suoi confronti.
“Caro Montino, Non sono affatto sorpreso della tua decisione”, tuona Roberto Tasciotti in una lettera di risposta inviata al Primo cittadino, in cui respinge ogni accusa e dichiara di sentirsi già da tempo distante da alcune impostazioni politiche riguardo la tematica scolastica.
LA LETTERA DI ROBERTO TASCIOTTI
“In realtà, deduco che i veri motivi che ti hanno spinto a revocare l’incarico si possono riassumere in questo ordine:
– i miei interventi contro la tua decisione di chiudere le palestre scolastiche e impedire a migliaia di persone di praticare lo sport;
– di assegnare ad un’agenzia interinale i servizi educativi, cosa esecrabile per qualsivoglia procedura metodologica e politica, privatizzando di fatto le insegnanti, verso un servizio educativo;
– per ultimo, la mia presa di posizione nei confronti dell’obbligo di far mettere la mascherina al banco alle bambine ed ai bambini delle nostre Istituzioni scolastiche, posizione che avresti dovuto avocare a te quale commissario straordinario, ponendo tu la questione alle autorità nazionali. Fatto rilevante, quando le conseguenze sul piano della salute sono preoccupanti.
Veniamo agli addebiti.
Voglio rammentarti che in questi 2 anni, da Garante, sono stato punto di riferimento per numerose famiglie, adoperandomi a risolvere le numerose e complesse problematiche.
Ti ricordo, visto che non li hai letti, che ho prodotto le seguenti documentazioni:
· elementi metodologici per organizzare le lezioni a distanza. Inviato a tutte le dirigenze scolastiche che lo hanno trasmesso ai loro docenti. Lo scopo, te lo paleso, è stato quello di rendere le lezioni a distanza più adatte ai nostri ragazzi.
· breve manuale di azioni didattiche per far svolgere agli alunni attività motorie a casa. Tale libello è stato consegnato alle dirigenze scolastiche che lo hanno inviato alle famiglie.
· documento su ipotesi risolutive per l’apertura dell’anno scolastico, consegnato a te durante la riunione con i dirigenti scolastici, che non hai preso in considerazione.
· Rammento inoltre, che ho sollecitato e promosso, con gli assessori di riferimento, riunioni con i gestori dei centri estivi, di fondamentale importanza per ridare ai ragazzi momenti di gioia
· Infine, per tua memoria, ho promosso un corso di formazione rivolto alle insegnanti della scuola dell’infanzia su di un tema delicatissimo: le condizioni psicopedagogiche sulla gestione della crisi in ambiente scolastico
Sappi che hai anticipato le mie dimissioni, dato che non condivido da mesi le tue impostazioni politiche e di metodo, sulle tematiche relative a quanto esposto sopra.”
SOLIDARIETA’ DA CENTRODESTRA E CIVICHE. L’ASSESSORE CALICCHIO RISPONDE “TASCIOTTI HA MALE INTERPRETATO IL SUO RUOLO”
Sulla revoca dell’incarico arrivano commenti e solidarietà anche da alcuni esponenti della politica locale.
“Ecco l’ultimo atto di epurazione del sindaco. Ormai siamo al periodo stalinista”, affermano i capigruppo di centrodestra e liste civiche, Mario Baccini (Cristiano Popolari), Roberto Severini (Crescere Insieme), Stefano Costa (Fratelli D’Italia), Vincenzo D’intino (Lega), Alessio Coronas (Forza Italia). “Chi non è pienamente in accordo con il sindaco viene cacciato ma non ha capito che il garante non è un servo sciocco a disposizione del potere o del sindaco. Noi siamo e saremo sempre contro questi metodi e a favore della tutela dei cittadini”
L’Assessore alla Scuola del Comune di Fiumicino, Paolo Calicchio, ha commentato con una nota stampa, “Conosco Roberto Tasciotti da molti anni e ho molta stima di lui. Sono stato un suo grande sostenitore in molte situazioni. Ma temo che questa volta abbia male interpretato il suo ruolo. Ha anche male interpretato il messaggio del Presidente della Repubblica Mattarella che ha chiesto responsabilità soprattutto a chi riveste ruoli istituzionali perché non bisogna creare confusione nelle persone oltre a quella che c’è già in questo momento”.
“Le istituzioni devono muoversi compatte e avere una voce chiara e inequivocabile altrimenti si crea spaesamento nella cittadinanza ed è l’ultima cosa che serve. Per questo mi sento di condividere la decisione del Sindaco”.
“Non c’è stata alcuna epurazione e inviterei a pesare le parole ed abbassare i toni – ha concluso Calicchio-. Quello tra il Garante per l’infanzia e il sindaco è un rapporto di fiducia, come quello tra il sindaco e gli assessori o tra il sindaco e i delegati. È evidente che se viene a mancare questa fiducia, il sindaco ha tutto il diritto di revocare l’incarico”.