
De Vecchis: “Per l’Amministrazione interessi economici superiori ai soprusi”
Il consigliere comunale William De Vecchi ha protocollato una lettera di risposta alle affermazioni dell’assessore alle attività produttive e vicesindaco, Anna Maria Anselmi che in una lettera ufficiale, in riferimento all’interrogazione sul gemellaggio con la città cinese di Huainan City nella quale è presente un campo di torture nel quale vengono rinchiusi donne e bambini, ha sottolineato: “Noi non tentiamo di ergerci a paladini teorici della difesa contro soprusi, malversazioni e repressioni di qualunque tipo che, purtroppo, avvengono quotidianamente nel mondo intero”.
“Gentile Assessore, dalla sua risposta si evince che gli interessi economici sono prioritari rispetto ai diritti umani. Posizione legittima ma non condivisibile – scrive De Vecchis nella lettera – visto quanto accade ogni giorno nel mondo sono cosciente che le mie convinzioni sono utopia allo stato puro. In un’epoca in cui il dio denaro prevarica il diritto e le sovranità nazionali e, in molti casi, le libertà personali non poteva essere altrimenti, ma almeno nel mio piccolo cerco di essere coerente con gli ordini del giorno votati durante le sedute comunali e soprattutto coerente con la mia coscienza e i miei ideali”.
“Ho notato – prosegue – con piacere che la sua ricerca sui siti internet, in particolare sul sito della Laogai Research Foundation, (con la quale mi vanto di collaborare da anni, le cito solo a titolo d’esempio il convegno organizzato con il patrocinio del Comune di Fiumicino il 09 ottobre 2009 sui diritti umani dal titolo “Mai più campi di concentramento”), ha prodotto un’attenta e dettagliata risposta che conferma quanto da me denunciato e che formalmente mette le basi per impedire ogni tipo di rapporto politico e civile, oltre a qualsiasi forma di gemellaggio, con governi nazionali o locali che non rispettano i diritti umani”.
“La sua missiva esclude come obiettivo di questa amministrazione il gemellaggio con Huai’an, me ne compiaccio, ma non posso non constatare che nella stessa lei non esclude rapporti economici con governi che si macchiano di delitti, anche da lei evidenziati, contro le persone. Con questa sua posizione non posso assolutamente essere d’accordo in primis da un punto di vista prettamente etico, in secondo luogo non credo che sottoscrivendo protocolli commerciali con paesi che eludono le più elementari regole sindacali e sociali, riducendo il lavoratore ad una condizione prossima alla schiavitù, si aiuti l’economia del nostro paese. Considerato quanto detto finora – conclude il consigliere dell’opposizione William De Vecchis – non sottoscriverò più nessun ordine del giorno sui diritti civili presentato dal centro sinistra e in particolar modo da SEL di Fiumicino in quanto ritengo che nel valutare fenomeni discriminatori non si possono usare due pesi e due misure”.