
“AdR, una società con bilancio annuale attivo, non può penalizzazione i lavoratori”
In queste ultime settimane nella vita del Comune di Fiumicino, la questione aeroportuale sta con determinazione richiamando una forte attenzione, sia sul piano delle tappe realizzative dei programmi delle Aziende operanti in Aeroporto, sia sul metodo del raggiungimento delle stesse.
Quanto sta accadendo nella generalità delle problematiche, sta generando provvedimenti presi da questa e quella Azienda che si sviluppano a macchia di leopardo. Rincorrere ogni singolo problema in uno scenario così ampio non può sicuramente portare alla soluzione ed alla definizione dei punti in comune. Quello che maggiormente si evidenzia è la totale assenza di regole, in un comparto che dovrebbe vivere di questo.
Di fatto le regole ci sono ed il fatto che la loro applicazione sia disattesa, non può far pensare altro che non si voglia o non ci sia la possibilità di farlo, oppure queste sono inadeguate e quindi da rivedere.
Evidentemente qualcosa nella realizzazione dei riflessi derivanti dalla deregulation e dal libero mercato, non è stato ben analizzato e progettato, tanto da portare oggi effetti negativi a scacchiera, sia economici che occupazionali sull’intero territorio nazionale. Effetti negativi che mettono in crisi oltre alle singole realtà, tutto il Sistema Aeroportuale.
In questo sistema abbiamo sentito parlare di gruppi di esperti, di commissioni tecniche, di commissioni paritetiche, di Authority, di garanzie per lavoratori a seguire il lavoro, di ammortizzatori sociali; di tutto e di più, ma i risultati purtroppo sono questi.
La parola principe per ogni singola operazione in Aeroporto è “Sicurezza”, questo è il primo errore che a catena ha generato instabilità. La sicurezza non si può vendere e né comprare a buon mercato; quando poi per Sicurezza in aeroporto si intende al sedime aeroportuale e zone limitrofe, al terrorismo, ai passeggeri, al volato, alle piazzole di stallo, alla manutenzione degli aeromobili, a tutti i lavoratori presenti in aeroporto e tanto altro, allora possiamo dire che la libera concorrenzialità e competitività deve applicarsi entro un costo minimo sotto al quale non si può andare.
La differenza di scelta la si può dare eventualmente attraverso la qualità.
Oggi assistere a quanto sta applicando Aeroporti di Roma, tra l’altro attraverso accordi separati, una società con un ennesimo bilancio annuale in attivo, non può farci rimandare la discussione di quanto sopra detto.
Non è neanche simpatico leggere notizie rilasciate dai vertici AdR, i quali dichiarano che quanto si sta applicando rientra nel piano di sviluppo 2012/2044. Non ci risulta che AdR quando ha illustrato il piano alla rappresentanza Comunale di Fiumicino abbia parlato di penalizzazione per i lavoratori, sia contrattuale che economica.
Avendo insieme ad altri consiglieri rilasciato un comunicato sul quale abbiamo dato risposta alle strumentalizzazioni elettorali, avendo con attenzione letto i comunicati di alcune associazioni e comitati molto puntuali e precisi, al di fuori delle logiche di parte, riteniamo necessario istituire una Commissione tecnica Aeroportuale con la più ampia rappresentanza dei soggetti coinvolti, sia istituzionali che associativi che hanno sensibilizzato il problema. Attraverso il dibattito della Commissione sviscerare tutte le problematiche esistenti in Aeroporto e la forma di intervento necessaria per tentare di mettere chiarezza in un settore nel quale chiarezze e certezze ne stanno venendo sempre meno.
Sottoporremo la proposta ai colleghi cofirmatari del comunicato di maggioranza precedente, sapendo e conoscendo già la loro preoccupazione e sensibilità verso il problema, per condividere e calendarizzare insieme il percorso.
Massimiliano Terzigni, William De Vecchis






