
D’Intino: “Polemiche fuori luogo da chi si è autoeliminato. Ora lavorare”
“Ringrazio della fiducia accordatami, e svolgerò il mio ruolo con lo scrupolo e la necessaria pignoleria che la presidenza della Commissione trasparenza richiede – si legge nella nosta stampa del neo presidente Commissione Trasparenza, Vincenzo D’intino, che aggiunge – purtroppo prima del voto non è stato raggiunto l’accordo per una candidatura unica; essendo la Lega il primo partito dell’opposizione, quello che ha espresso il maggior numero di consensi elettorali, era doveroso che presentasse una propria candidatura”.
“Va specificato – chiarisce D’Intino – che rispetto alle tre proposte presentate, una si è defilata dichiarando anzitempo, prima dell’eventuale dichiarazione di voto, di voler abbandonare l’aula. In tal modo risulta impossibile fare qualunque elucubrazione sul voto finale, visto che possibilità di diversificare il voto è stata artatamente eliminata. Con tutti i candidati in lizza si sarebbero potuti spacchettare i consensi, o addirittura tutti avrebbero potuto coalizzarsi sul nome che si è defilato. Così non è stato, non per volere di chi è rimasto, ma di chi se ne è andato. La maggioranza, peraltro, non aveva espresso alcuna indicazione, se non quella canonica che la presidenza sarebbe spettata a qualcuno dell’opposizione”.
“Ora è il momento di mettersi al lavoro. Di polemiche questo Comune ne ha avute anche troppe – ribadisce il presidente Commissione Trasparenza – una cosa è fare opposizione, altro è vedere fantasmi ovunque e, così facendo, impedire la normale attività politico-amministrativa, di maggioranza come di minoranza. Ringrazio ancora della fiducia e anche degli auguri di buon lavoro arrivati da più parti. Ora è il momento di passare ai fatti” ha concluso D’intino.






