
“La portualità commerciale e crocieristica deve rimanere sotto il controllo dello Stato”
“L’avvio del cantiere ‘Cold ironing’ a Civitavecchia è la chiusura di un cerchio. Un lavoro per ridurre drasticamente le emissioni delle navi che viene da lontano e pone questa infrastruttura sempre più all’avanguardia sui network internazionali” lo dichiara la consigliera regionale del Pd Lazio, Michela Califano.
“Un investimento importante del Pnrr – sottolinea – circa 80 milioni di euro, che si aggiunge agli oltre 300 milioni già sbloccati per dare al porto di Civitavecchia una sempre maggiore centralità nel Paese e che, ancora una volta, dimostra la totale ridondanza e pericolosità del progetto privato di Fiumicino”.
“Le parole del ViceMinistro delle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi – aggiunge – riportate oggi dalla stampa, lasciano più di qualche perplessità: o si mente sapendo di mentire o la mano destra non sa cosa faccia la mano sinistra. Come si può parlare di investimenti milionari, destinati anche al porto commerciale di Fiumicino e poi far finta di nulla su una speculazione commerciale privata che rischia di mettere a repentaglio proprio quegli investimenti pubblici di cui oggi ci si fa portabandiera?”.
“La portualità commerciale e crocieristica deve rimanere sotto il controllo dello Stato – ribadisce Califano – così come stabilito dalla legge in vigore che, come Partito Democratico, stiamo difendendo e difenderemo in ogni sede preposta. Il ViceMinistro Rixi, inoltre, ci dovrebbe spiegare chi è titolato al rilascio di autorizzazioni per la realizzazione di un porto crocieristico come quello che dovrebbe nascere alla foce del Tevere. Perché di questo si tratta”.
“Non continuiamo a chiamarlo porto turistico da diporto. La variante di progetto ha di fatto stravolto quell’opera – incalza – trasformandola in un porto crocieristico commerciale. Questo ce lo scrive tra le righe anche l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) che segnala le varie criticità procedurali riguardanti la variante crocieristica del progetto ed evidenzia che l’attività crocieristica è dal punto di vista economico finanziario predominante rispetto a quella da diporto. Quindi un porto commerciale privato“.
“A fronte di tale evidenza, riformulo la domanda: a chi spetta la competenza del rilascio delle autorizzazioni di un porto commerciale\crocieristico? A un comune o allo Stato?” conclude la consigliera regionale del Pd Lazio, Michela Califano
(Immagine da web)