“Piuttosto che strumentalizzare ideologicamente dei bambini, pensassero a difendere il futuro dei ragazzi di Fiumicino”
“L’ipocrisia di questa maggioranza è veramente stucchevole, ormai ha raggiunto livelli insopportabili. Piuttosto che lanciarsi nell’ennessima, inutile ai fini pratici, iniziativa ideologica, pensasse a difendere realmente il futuro dei ragazzi di Fiumicino. Mancano scuole, centri di aggregazione, iniziative culturali che possano aiutare la crescita dei più giovani così che tante famiglie devono sobbarcarsi, in un momento di crisi come quello odierno, anche l’onere economico di sostenere i propri figli nel percorso di crescita perché devono sostituirsi alla parte pubblica che non riesce più a garantire alcuni servizi” lo dichiara Vincenzo D’Intino, capogruppo ItalExit Fiumicino.
“In primis – incalza D’Intino – il diritto allo studio; molti nostri ragazzi, come già denunciato più volte, sono costretti a lunghi e interminabili spostamenti per poter frequentare i corsi di studio che più preferiscono, e chi non può permetterselo è costretto ad affrontare ogni anno l’incognita degli spazi scolastici. C’è poi da considerare anche altri aspetti, prettamente ‘ideologici’, la deriva culturale degli ultimi decenni che, oltre a mille altri aspetti, ha favorito in maniera sconsiderata l’immigrazione incontrollata ha profondamente minato l’impianto culturale, storico, tradizionale europeo tanto da far perdere i principi base su cui ha poggiato per secoli”.
“Si sta sostituendo il popolo europeo con un altro – ribadisce il capogruppo ItalExit – la cultura europea con l’omologazione di massa, la sua economia con la schiavitù finanziaria. Ritornare a difendere la nostra patria, il suo popolo i suoi interessi nazionali. Questo solo conta. A questo solo si dovrebbe mirare. Tutto il resto è asservimento ai potentati sovranazionali. Per cui si torni ad occuparsi dei problemi reali della nostra gioventù, non è più tollerabile che qualcuno pensi di sentirsi assolto dalle sue responsabilità, perché approva l’ennesima mozione ideologica, con la quale concede la cittadinanza onoraria della nostra città ai bambini che si trovano sul territorio italiano da almeno un anno. Sono sicuramente pronti per qualche passaggio in una delle numerose, banali trasmissioni televisive dove regna il politicamente corretto, ma non sono assolutamente pronti per difendere gli interessi del proprio popolo“.
“Si facciano un esame di coscienza, sempre se ne hanno una visto che sfruttano dei poveri bambini innocenti per promuovere le proprie idee. Ci opporremo con tutte le nostre forze a questa deriva, perché cause ed effetti di tutto questo processo vanno analizzate con serietà. E nessuno si azzardi a parlare di razzismo, semmai la discriminazione razziale la sta subendo il popolo italiano che di giorno in giorno perde i propri diritti in favore di altri” Conclude Vincenzo D’Intino
