Il consigliere comunale del Pd, Paolo Calicchio, e il capogruppo dell’Italia dei valori, Claudio Cutolo, hanno protocollato questa mattina un’interrogazione urgente rivolta all’assessore alla vigilanza urbana, Giancarlo Petrarca.
L’interrogazione e’ sulla “regolarità delle apparecchiature autovelox nel territorio comunale e alla loro omologazione”; chiedendo anche all’amministrazione di rendere nota la “copia fotostatica del certificato di omologazione e del certificato di taratura annuale delle macchine istallate”.
Una decisione arrivata dopo le dichiarazioni del Com.Pat.Tor su una presunta staratura degli apparecchi posizionati lungo l’Aurelia nei pressi di Torrimpietra, secondo il quale alcuni automobilisti dotati di uno speciale strumento in grado di rilevare la velocità si sarebbero “immolati” notando come l’autovelox scatti non dopo aver rivelato una velocità superiore ai 50 chilometri orari ma, nell’80 per cento dei casi, già intorno ai 41-44 kmh.
“Chiediamo all’amministrazione – sottolinea il capogruppo Idv Claudio Cutolo – di far seguire per una volta alle parole i fatti. Di produrre la documentazione richiesta nell’interrogazione, per spegnere sul nascere polemiche e dubbi che di certo non giovano alla credibilità, ormai ai minimi storici, di una maggioranza allo sbando. Chiediamo documenti e non la solita manfrina spiattellata su un comunicato stampa. Siamo stufi di questo. Stufi di vedere l’amministrazione trincerarsi dietro silenzi rumorosissimi”.
“La replica di Petrarca di qualche giorno fa – continua Calicchio – purtroppo palesa l’incapacità di questa amministrazione e le lacune lessicali dei suoi assessori – e di chi a questi assessori suggerisce repliche e confeziona comunicati – non riuscendo entrambi, e questo è grave, a distinguere un periodo ipotetico, e dunque una formula dubitativa, da una affermazione. Il mio appello era di riferire immediatamente in aula proprio per eliminare ogni tipo di incertezza. Evidentemente fa comodo sparare sull’opposizione per distogliere l’attenzione da quelle che sono le proprie colpe”.
La documentazione richiesta, ovvero il certificato di taratura, serve a dimostrare la conformità dello strumento ai requisiti standard. Ad esempio: marca, modello, numero di matricola e descrizione del velox; campioni di riferimento utilizzati per eseguire la taratura; l’errore massimo ammesso per ogni misura; le incertezze coinvolte nella taratura dell’apparecchiatura; l’identificazione della persona che esegue la conferma metrologica; l’identificazione della persona responsabile per la correttezza delle informazioni registrate.
“Il certificato di taratura – spiega Calicchio – deve essere emesso, solo ed esclusivamente, da un Centro SIT o equivalente in ambito Europeo, verificate che esistano quantomeno tutte le informazioni previste. La mancanza di una sola di queste informazioni rende il certificato non conferme e pertanto inutilizzabile. E in Italia, in questo momento, non esiste un centro Sit per la taratura di Autovelox. Infine, la Taratura annuale degli autovelox è obbligatoria, pena l’annullamento della multa elevata sulla scorta delle rilevazioni effettuate da tali strumenti come sancito dalla pronuncia del Giudice di Pace di Foggia del dicembre 2009”.